Slovenia, Janša: "Questa Commissione è troppo politicizzata"

Slovenia, Janša: "Questa Commissione è troppo politicizzata"
Diritti d'autore JURE MAKOVEC/AFP
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Di Efi Koutsokosta
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Il primo ministro sloveno accusa la direzione della von der Leyen di non essere neutrale; sui Balcani dice: "Cina e Russia investono lì senza chiedere riforme"

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Il vertice europeo sui Balcani occidentali si è concluso oggi con una promessa di investimenti per 30 miliardi di euro nella regione, ma nessuna data per proseguire il processo di allargamento. Il primo ministro sloveno Janez Janša – che ha ospitato l’incontro a Brdo, commenta l’evento in un’intervista ad Euronews.

"L'Unione europea - ha detto Janša - è il più grande investitore nella regione ed è molto importante che i paesi balcanici lo riconoscano, ma questo non basta a ridurre l’influenza dei concorrenti come Cina, Russia e Turchia". Questi Paesi, ricorda il primo ministro conservatore, "sono arrivati con soldi da investire ma senza alcuna condizione sul piano socio economico". L’Europa, invece, "chiede riforme dello stato di diritto, il che ha pure senso se in cambio si aprono i confini, ma se invece non si vede la luce in fondo al tunnel, allora la partita con la concorrenza è persa".

E con gli standard democratici europei è costretto a fare i conti anche lo stesso Janša, accusato di limitare la libertà di stampa. La scorsa settimana, il direttore dell'agenzia nazionale di stampa slovena si è dimesso in seguito ai tagli drastici dei finanziamenti statali all’editoria.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha criticato l'approccio del primo ministro sloveno anche se al momento non sono previste azioni legali.

"Secondo i trattati - riprende Janša - la Commissione europea dovrebbe stare alla larga dalla politica interna degli Stati membri. E così è sempre stato fino alla presidenza di Juncker. Ma poi tutto è cambiato e credo che questo modo di operare della commissione europea vada ben oltre il suo ruolo di mediatore onesto e neutro. Le dichiarazioni della commissaria alla trasparenza Vera Jourova, ad esempio, sono a mio avviso in aperta violazione dei trattati."

Un’accusa particolarmente pesante da parte dell'attuale presidente del semestre europeo.

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