(ANSA) – RAVENNA, 04 SET – Un complesso sistema di frode, per
cui debiti tributari e previdenziali venivano annullati
compensandoli con crediti fittizi, è stato scoperto dalla
Guardia di Finanza di Ravenna. Gli approfondimenti svolti sotto
la direzione della Procura di Roma hanno permesso di individuare
una ventina di società beneficiarie dell’illecita prassi per un
danno complessivo alle casse dello Stato stimato in oltre 33
milioni, di cui circa 13 milioni relativi a Ires e Iva e oltre
20 milioni di oneri previdenziali non pagati. Trenta persone
sono state denunciate, mentre sono stati sequestrati a 22
società beni e disponibilità finanziarie per oltre un milione e
600mila euro. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del
Tribunale di Roma, su richiesta della Procura capitolina, ed
eseguito dai finanzieri ravennati.
Gli illeciti sono stati commessi tra il 2015 e il 2018.
L’indagine delle fiamme gialle è scaturita da una verifica
fiscale eseguita nei confronti di una società ravennate, nel
corso della quale è stato accertato come questa, al fine di
annullare debiti tributari, avesse utilizzato fatture false e
crediti d’imposta inesistenti acquistati da una società con sede
a Roma. La società romana, secondo quanto emerso, gestita da uno
studio professionale ideatore e responsabile della frode, si era
accollata i debiti tributari e previdenziali per poi annullarli
compensandoli con crediti fittizi. Dalle successive indagini è
emerso che questo non era un caso isolato ma rientrava in un
vero e proprio sistema che andava avanti da tempo e che
utilizzava società cartiere sulle quali far ricadere i debiti
tributari delle imprese beneficiarie per poi annullarli con
illegali compensazioni telematiche. (ANSA).
Gdf scopre sistema frode per oltre 33 milioni, 30 denunciati

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Di ANSA