Più Europa, più solidarietà. L'appello di Mattarella sull'Afghanistan

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Di Euronews
Piccoli afghani in fuga dalla presa del potere talibano in Patria
Piccoli afghani in fuga dalla presa del potere talibano in Patria   -  Diritti d'autore  OLIVIER DOULIERY/AFP or licensors

"L'Europa sia più forte e più presente sulla scena internazionale. Ce lo insegnano la vicenda siriana e ora anche quella dell'Afghanistan". A Ventotene per il 40° seminario per la formazione federalista europea, nell'isola dove 80 anni fa nacque l'idea di un'Europa unita, il presidente Mattarella sottolinea l'esigenza di una UE più forte, più presente e soprattutto più vicina alla sua vocazione alla solidarietà. 

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Il presidente Mattarella a VentoteneAFP

"Sconcertante che si professi la solidarietà, ma non si accolgano i rifugiati"

"In questi giorni una cosa appare sconcertante che si registra nelle dichiarazioni di politici un po' qua e là in Europa. Esprimono grande solidarietà agli afghani che perdono libertà e diritti, ma 'che restino lì, non vengano qui perché non li accoglieremmo'. Questo non è all'altezza del ruolo storico, dei valori dell'Europa e della sua Unione".

All'Italia il primato UE dell'accoglienza

Strigliata la politica per le sue incongruenze, Mattarella ha poi condannato il corto respiro di scelte dettate dai calendari elettorali: "Solo una comune linea europea sulle migrazioni - il suo appello - può salvarci da un fenomeno incontrollabile e sottrarle al monopolio di scafisti e trafficanti di esseri umani".

Dal precipitare della situazione in Afghanistan, spetta all'Italia il primato della solidarietà: in seguito all'ultimo volo, atterrato a Roma questa domenica, salgono a 4890 i rifugiati afghani finora accolti. Circa 2000 sono stati trasferiti al centro operativo per le emergenze della Croce Rossa ad Avezzano.