Berlino, 60 anni fa la costruzione del Muro: il racconto di chi è riuscito a scappare

Berlino, 60 anni fa la costruzione del Muro: il racconto di chi è riuscito a scappare
Diritti d'autore Markus Schreiber/Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved
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Di Euronews
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Una pagina di storia da non dimenticare: 60 anni fa il Muro di Berlino che divideva in due la città. La testimonianza di chi è riuscito a fuggire

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Il 13 agosto 1961 la città di Berlino si sveglia divisa in due dal Muro: non si esce dall'est comunista per andare all'ovest.
"Barriera di protezione antifascista" è il nome ufficiale: la realtà è quella delle famiglie divise, gli amori infranti sul cemento armato, le libertà negate.

Il Muro? "Sarà presto rimosso"

Hartmut Richter aveva 13 anni quando il Muro fu eretto e pensava che sarebbe stato presto rimosso: "Nessuno poteva immaginare che il Muro sarebbe rimasto in piedi per 28 anni. Al contrario", dice Richter che - improvvisamente - si trova a non poter più visitare parenti o amici nella parte occidentale della città.
All'epoca è un giovanissimo e convinto comunista, ma la cerniera lungo la cosiddetta "Striscia della Morte" cambia tutto.

"I miei parenti all'ovest, non erano nemici, ma pensavo fossero pazzi. Non sapevano quello che sapevo io, e cioè che la vittoria del socialismo era inevitabile, con Marx ed Engels ecc. E questa era la mia opinione infantile, fino al 13 agosto 1961", racconta ancora Hartmut Richter.

La fuga da Berlino Est

Nel 1966 è uno di quelli che sopravvive alla fuga: in almeno 138 non ce la fanno, crivellati di colpi ai check point o nel tentativo di lasciarsi alla spalle, in qualche altro modo, la barriera.
Richter scappa, nuotando attraverso un canale ed evitando le guardie per quattro ore. Poi cerca in tutti i modi di aiutare gli altri a fuggire.

"Ho passato la mia vita a combattere il muro - dice - Quando ho avuto accesso ai documenti della Stasi, ho scoperto che volevano addirittura farmi uccidere quando ero in Occidente. Alla fine hanno annullato l'ordine e sono ancora vivo. Ma questo mi ha sconvolto".

I resti del Muro per non dimenticare

Lo scheletro del Muro è ancora in piedi, per ricordare alla gente che anche le città possono essere lacerate fisicamente. Lara Arendt ed Emir Said sono in visita da Monaco e vedono per la prima volta i resti della barriera.

Entrambi concordano sul fatto che sia importante conservare la memoria anche attraverso i luoghi.

"Non lo so. È rimasto poco in piedi - commenta Arendt - Naturalmente, c'erano anche soldati armati qui e filo spinato. Quindi, penso che fosse molto peggio di quanto sembri ora che è per lo più solo un parco".

60 anni da quando è stato costruito e quasi 32 anni da quando è stato abbattuto, oggi il muro di Berlino è una pagina di storia da non dimenticare.

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