Nell'operazione di DIA e Carabinieri eseguite 85 misure cautelari per associazione mafiosa e traffico di droga. Arrestati anche esponenti della cosca di ndrangheta dei Pesce di Rosarno
Duro colpo della DIA e dei Carabinieri di Palermo alla famiglia di mafia dei Vitale, tradizionalmente egemone a Partinico.
Le 85 misure cautelari eseguite hanno sgominato cinque gruppi criminali che mandavano avanti un lucroso traffico di stupefacenti di ogni tipo, e fatto finire in carcere una ex collaboratrice di giustizia, Giuseppina Vitale, che in passatio era stata anche reggente del mandamento.
Gli arrestati potevano contare su coltivazioni estensive di marihuana, individuate e distrutte nel corso delle indagini, e, grazie ai legami con altri gruppi mafiosi, in Calabria, Campania e nel Lazio, importavano carichi di cocaina e hashish.
Tra gli arrestati anche alcuni presunti esponenti della cosca di ndrangheta dei Pesce di Rosarno, operanti in Lombardia e nel basso Lazio, fornitori di ingenti quantità di cocaina.
Secondo gli investigatori, l'enorme volume finanziario generato dal traffico di droga, nel corso degli anni ha anche alimentato tensioni tra i singoli componenti dei gruppi criminali sfiorando persino lo scoppio di una guerra di mafia.
Tuttavia a evitare il peggio è bastato l'intervento di Nicola Lombardo, genero del capo mandamento Leonardo Vitale, e uomo di vertice di Cosa Nostra.