Ryanair e aeroporti inglesi: azione legale contro il governo-Johnson per i "colori Covid"

Ryanair e aeroporti inglesi: azione legale contro il governo-Johnson per i "colori Covid"
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Di Cristiano TassinariEuronews World
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In discussione il sistema di valutazione del rischio Covid dei paesi europei, proveniendo dai quali (Italia, Francia, Grecia, Portogallo, Spagna...) i cittadini britannici sono ancora costretti ad un periodo di quarantena

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Basta che con le "scelte illogiche".

Ryanair e il gruppo aeroportuale MAG (Manchester Airports Group)contro il governo britannico.

La compagnia aerea low-cost irlandese e il gruppo che gestisce gli aeroporti di Manchester e quello di Stansted a Londra hanno avviato un'azione legale contro il governo di Boris Johnson sul sistema di valutazione del rischio-Covid dei paesi europei e del mondo, con i colori verde, arancione e rosso "assegnati in maniera arbitraria".

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Il tabellone delle partenze dell'aeroporto londinese di Stansted.AP

Compagnie e aeroporti vogliono decidere le regole

Di fatto, preferiscono avere regole tutte loro, norme "fai da te", decise internamente, per non basarsi sulle "scelte illogiche" di Downing street, cosi come le hanno definite Ryanair e la società aeroportuale.
Anche altre compagnie aeree e altri aeroporti supporteranno la procedura legale contro il governo britannico.

Compagnie e aeroporti chiedono più trasparenza sul mondo con il quale il governo decide quali paesi sono considerati sicuri e quali no, con il rischio già esistente di minare la loro capacità di pianificare il lavoro e la fiducia dei consumatori nel prenotare le vacanze estive.

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Voli Ryanair in partenza.AP

Il caso-Portogallo e la lista arancione

Il caso è scoppiato con il Portogallo, inserito nella lista verde dei paesi sicuri a metà maggio e poi rimosso, senza dati-Covid particolarmente preoccupanti, poche settimane dopo, subito dopo la finale di Champions League tutta inglese a Porto.

Una decisione discussa e discutibile, che ha causato notevoli perdite a tutto il sistema turistico.
Da allora nessuna destinazione balneare europea è in lista verde: anche Spagna, Italia, Grecia e Francia sono in lista arancione, costringendo i viaggiatori fino a dieci giorni di quarantena al loro ritorno nel Regno Unito.

Luis Vieira/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
L'aeroporto di Porto alla vigilia della finale di Champions League tra Chelsea e Manchester City.Luis Vieira/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved

"Quali basi scientifiche ci sono in questo sistema?"

"Il sistema del traffico nel Regno Unito è stato un disastro fin dall'inizio della pandemia. Ora chiediamo a Boris Johnson di spiegarci le basi scientifiche di questo sistema di valutazione", ha tuonato Michael O'Leary, numero 1 di Ryanair.
"Bisogna stabilire un modello che sia trasparente e che possa ripristinare la fiducia dei viaggiatori prima del periodo cruciale dei mesi estivi.

LUCA BRUNO/ASSOCIATED PRESS
Michael O'Leary con un modellino Ryanair.LUCA BRUNO/ASSOCIATED PRESS

Via la quarantena? Per ora è impossibile

Dal canto suo, il governo inglese ora sta considerando di permettere ai turisti britannici completamente vaccinati di evitare la quarantena, se provenienti dai paesi in lista arancione.
Una mossa che sarebbe utile sia per il turismo che per la campagna di vaccinazione.

Ma il recente posticipo di un mese di tutte le riaperture nel Regno Unito rischia di allungare i tempi anche per la cancellazione della quarantena "da viaggio".

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