Regno Unito, tasso di infezioni mai così alto dallo scorso febbraio: a rischio le riaperture

Londra, giugno 2021: infermiere dell'ospedale St Thomas riposano sul muro del memoriale nazionale per le vittime di Covid
Londra, giugno 2021: infermiere dell'ospedale St Thomas riposano sul muro del memoriale nazionale per le vittime di Covid Diritti d'autore Frank Augstein/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
Diritti d'autore Frank Augstein/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
Di Antonio Michele Storto Agenzie:  AP
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

la maggior parte dei casi riguarda persone non ancora vaccinate, perlopiù giovani. Ma Johnson mette in forse la riapertura del 21 giugno

PUBBLICITÀ

Avanza a ritmi inclementi la diffusione della variante "Delta" in Regno Unito, dove il numero di casi giornalieri di Covid è cresciuto fino a toccare questa settimana numeri mai visti negli ultimi 4 mesi.

I dati del governo mostrano un totale di 7.540 nuove infezioni registrate questo mercoledì, il più grande aumento giornaliero a partire dal 26 febbraio.

I casi sono cresciuti nelle ultime settimane a causa della cosiddetta "variante indiana": la preoccupazione, ora, è che l'aumento possa mettere di nuovo sotto pressione il sistema sanitario.

Altre 123 persone sono entrate ieri in ospedale con sintomi legati al coronavirus, portando il totale a 1.024. Sei, invece, sono stati i decessi di pazienti risultati positivi al COVID-19, il che porta il totale a 127.860 morti confermate.

Gli esperti sanitari sperano che la campagna di vaccinazione a tappeto, ormai in dirittura d'arrivo, possa far crollare il numero dei decessi. Gran parte dei nuovi casi finora si trova nelle fasce d'età più giovani e meno vulnerabili, molte delle quali devono ancora ricevere la prima dose.

Riaperture a rischio

Secondo il premier Boris Johnson è ancora troppo presto per dire se il lungo ed estenuante confinamento a cui i cittadini inglesi sono stati sottoposti potrà davvero terminare il 21 giugno, dal momento che i dati sulla protezione offerta dal vaccino contro la diffusione della variante Delta sono ancora in fase di valutazione.

"Lunedì prossimo, faremo il punto" ha detto Johnson mercoledì. "Penso che ciò che tutti possano vedere molto chiaramente è che i casi stanno aumentando, e in certa misura anche i ricoveri"

"Quello che dobbiamo valutare è la misura in cui il lancio del vaccino, che è stato fenomenale, ha costruito una protezione nella popolazione per poter passare alla fase successiva. Ed è a questo che guarderemo".

La variante COVID-19 Delta è circa il 40% più trasmissibile della variante Alpha (cosiddetta "variante inglese") ha detto domenica il segretario alla salute del Regno Unito.

La diffusione di questo ceppo è ritenuta responsabile della catastrofica ondata di casi, ricoveri e morti registrata in India alcune settimane orsono.

Efficacia ridotta?

Il segretario alla salute Matt Hancock ha detto la prima iniezione del vaccino COVID-19 sembra essere meno efficace contro la variante Delta, incoraggiando tutti a sottoporsi al secondo richiamo.

Un recente studio nel Regno Unito ha mostrato, ad esempio, che una dose dei vaccini Pfizer-BioNTech e AstraZeneca erano meno efficaci contro la variante Delta rispetto alla variante Alpha, che è emersa per prima nel Regno Unito.

Hancock ha aggiunto che la maggior parte dei ricoveri nel paese è avvenuta tra persone non vaccinate.

In Francia, 31 casi della variante Delta nella regione sud-occidentale di Landes sono seguiti da vicino dalle autorità, che venerdì hanno detto che ci sono probabilmente più casi perché non tutti i casi di COVID-19 sono sequenziati.

La variante Delta è la quarta "variante di preoccupazione" identificata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità utilizzando un nuovo sistema di denominazione con lettere greche dell'alfabeto. È stata identificata in 62 paesi a livello globale, secondo l'ultimo aggiornamento epidemiologico dell'OMS.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Rishi Sunak si scusa con le famiglie delle vittime del Covid-19 davanti alla commissione d'inchiesta

Regno Unito, inchiesta Covid: l'ex premier Boris Johnson chiede scusa ai familiari delle vittime

Bojo, il Covid e quelle chat pesanti sugli anziani e il virus