Pirati informatici all'arrembaggio di Jbs, gigante Usa della produzione di carni. Impatto sulla catena di approvvigionamento in Usa, Canada e Australia. È un ramsomvirus.
Ormai è chiaro, uno dei punti sensibili della sicurezza mondiale sono i sistemi informatici della catena di approvvigionamento dei prodotti essenziali.
Un attacco con un virus con richiesta di riscatto (ransomvirus per chi mastica l'inglese) ha messo fuori gioco Jbs la più grande industria di carni del mondo, danneggiando così la produzione e la distribuzione degli alimentari da macelleria in Australia Canada e Stati Uniti.
Sono intervenuti tecnici esterni a JBS e hanno comunque assicurato che i server di backup non sono stati bloccati. I dati quindi sarebbero intatti.
L'azienda di carni sospetta che l'arrembaggio di pirateria informatica abbia avuto origine da un gruppo criminale basato in Russia.
Jbs è il secondo produttore di carni bovine, suine e di pollo
Solo un mese fa un analogo attacco informatico ha bloccato per una settimana le operazioni dell'oleodotto Colonial, il più importante degli Stati Uniti.
La società dovette pagare un riscatto di 4,4 milioni di dollari per riprendere le operazioni. Gli hackers avevano minacciato di cancellare tutti i file.
Il colpo di pirateria digitale aveva causato un certo affanno tra la popolazione in tutta la parte sudorientale degli Usa con code interminabili ai distributori di benzina.