MondoDonna, associazione di Bologna, supporta le donne vittime di violenza offrendo loro una nuova prospettiva di vita e uno strumento di emancipazione. Attraverso la cucina dei loro Paesi d'origine
Serbia, Giordania, Nigeria: sono alcune nazionalità di provenienza delle donne coinvolte dalle attività dell'associazione MondoDonna di Bologna, che offre un futuro alle vittime di violenza. Quelle che raccontano sono storie di povertà e di guerra da cui sono fuggite per trovare una prospettiva di vita.
Alcune sono state abbandonate con i propri figli e hanno dovuto cavarsela da sole. MondoDonna dà loro rifugio, protezione e la possibilità di diventare indipendenti attraverso il lavoro.
Spiega Loretta Michelini, la presidente:
"L'importanza per loro è di avere un'autonomia lavorativa che permetta davvero di essere autonome e di vivere liberamente sul territorio di Bologna. La grande valenza è anche quella di lavorare assieme: sono donne che provengono da culture diverse, quindi non è scontato sempre che ci si capisca immediatamente."
Un linguaggio universale
Il cibo è il linguaggio universale della condivisione e della solidarietà e queste donne hanno trovato un modo non solo di far dialogare le loro culture, ma anche di offrire agli altri un assaggio della loro cucina multi-etnica.
Alberto Di Pasqua - Chef e coordinatore del progetto:
"Ho chiesto loro di descrivere le ricette delle loro nonne. Le signore sono di diverse culture, da quella balcanica o giordana, nigeriana. Abbiamo preso le ricette e le abbiamo elaborate per proporle su un food truck".
Una nuova vita
Sladjana è Serba ed è arrivata in Italia da più di 20 anni, in fuga da bombardamenti e distruzione. Una volta arrivata con i suoi due figli, ha subito per anni violenze continue da parte del suo ex-marito, ma alla fine ha trovato la forza di cambiare vita.
"Ho vissuto anche molti maltrattamenti domestici - racconta - e non mi vergogno di dirlo, perché adesso capisco che significato ha, cosa mi ha portato nella vita, cosa mi ha preso dalla vita. Vorrei tanto che tutte le donne che sono maltrattate sentono la mia parola, che si svegliano, denunciano o si tirano fuori da questi casi gravi."
Basta poco per assaggiare uno di questi piatti, serve un po' più di impegno a cucinarlo, ma ci vuole molto coraggio forza e determinazione per intraprendere una nuova attività lavorativa e, soprattutto, una nuova vita.