La mossa, che riguarderà abusi commessi da sacerdoti e funzionari laici, arriva dopo che una serie di casi hanno rivelato carenze nella gestione delle accuse da parte della Chiesa cattolica
Il Vaticano annuncia l'aggiornamento della legge ecclesiastica contro i crimini sessuali, commessi da sacerdoti e funzionari laici.
La mossa arriva dopo che una serie di casi eclatanti ha rivelato carenze nella gestione delle accuse di abusi sessuali da parte della Chiesa cattolica.
I critici sostengono da tempo che il diritto canonico che regola il funzionamento interno della Chiesa sia male attrezzato per affrontare il problema dei crimini sessuali.
Sinora, infatti, l'abuso di minori non era elencato come un crimine specifico, ma semplicemente coperto da norme sull'adulterio, sicché i laici sfuggivano alla sua giurisdizione.
"Il reato di abuso sui minori - dice Monsignor Juan Ignacio Arrieta, segretario del pontificio Consiglio per i testi legislativi - è ora inquadrato come un reato commesso contro la dignità della persona.
L'aggiornamento include non solo azioni commesse da membri del clero all'interno della Congregazione per la dottrina della fede, ma anche reati di questo tipo commessi da laici".
Il caso dell'arcivescovo di Washington, Theodore McCarrick, ha messo in luce il problema degli abusi sessuali sugli adulti - molte delle sue vittime erano seminaristi - ed ora tali soprusi saranno considerati criminali se implicano l'abuso di una posizione di autorità.
Anche in Perù, uno scandalo sessuale che ha coinvolto il carismatico cattolico conservatore Luis Figari ha messo in luce il problema degli abusi da parte di figure laiche: in tal caso, la Chiesa è stata accusata di essere troppo lenta ad agire, non trattandosi di un prete.
I cambiamenti sono frutto della volontà di Papa Francesco per affrontare le accuse secondo cui la Chiesa non si muove per tempo.
Recentemente, il Pontefice aveva approvato nuove leggi per punire vescovi e prelati che non avevano protetto i membri della Chiesa.