Il nutrito gruppo di tifosi ha apertamente contestato la famiglia Glazer, proprietaria del club, rea di aver aderito al progetto Superleague
Migliaia di tifosi del Manchester United hanno protestato fuori e dentro l'Old Trafford prima della partita di Premier League contro il Liverpool.
Oggetto del malcontento è la gestione del club da parte della famiglia Glazer, rea di aver aderito al tentativo fallito di entrare a far parte della Superleague.
La sfida di cartello, in programma da lì a poco, è stata rinviata.
"I proprietari avidi vogliono portare questa squadra di calcio in una direzione diversa - dice un tifoso - vogliono toglierla a noi sostenitori: questo è ciò che significa per noi, questo è ciò che significa il calcio per i tifosi e non ci fermeremo finché non avremo riavuto la nostra squadra di calcio".
I tifosi hanno invaso anche il campo di gioco con fumogeni, bandiere e sprovvisti quasi integralmente di mascherina, assediando anche il bus della squadra per bloccarne l'accesso allo stadio.
"Beh, stiamo protestando contro questi parassiti che possiedono il club da quasi 20 anni ormai, hanno sottratto più di un miliardo di sterline e nel frattempo i nostri rivali del City hanno investito la stessa cifra, si può vedere quanto siamo arrabbiati: oggi è il culmine di tutti questi anni, in cui siamo stati privati del nostro club".
"Il club è stato dissanguato dai Glazer - dice un'altra tifosa - è una macchina per far soldi, ma per noi è il Manchester United Football Club e lo adoriamo".
La partita era prevista a porte chiuse per le restrizioni anti-Covid: probabile che i tifosi protagonisti dei fatti, molti dei quali indossavano i colori giallo e verde, quelli originari del club, siano sanzionati coi divieti di accesso allo stadio, una volta riaperto.