Brasile, commissione d'inchiesta sulla gestione della pandemia di Covid

Brasile, commissione d'inchiesta sulla gestione della pandemia di Covid
Diritti d'autore Andre Penner/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
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Pandemia senza argini in Brasile. Il Senato istituisce una Commissione d'inchiesta sulla gestione della crisi sanitaria

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14 milioni di casi e quasi 400.000 morti: la risposta del Brasile alla minaccia Covid è stata inadeguata oltre che minimale.
Il presidente Jair Bolsonaro è travolto dalle polemiche: lento a comprare i vaccini, improvvido nella promozione di farmaci scientificamente non provati, pervicacemente contrario a blocchi e chiusure.

Nelle ultime 24 ore, si sono registrati oltre 3mila morti e più di 72mila nuovi casi, secondo il Consiglio delle segreterie di salute. Il Senato brasiliano ha avviato un'inchiesta sulla gestione della pandemia.

Randolfe Rodrígues, vice presidente della Commissione parlamentare che deve far luce sulle misure adottate per fronteggiare la crisi sanitaria, definisce meglio il campo d'azione: "Questa Commissione, voglio rassicurare tutti, non riguarda né il governo né l'opposizione - precisa Rodrígues - Il nostro compito è quello di cercare i fatti che ci hanno portato a una situazione indubbia: siamo il secondo Paese del pianeta che uccide più persone per Covid-19".

Dal canto suo, Bolsonaro respinge le critiche sul suo operato: "Non sono preoccupato per la Commissione d'inchiesta - replica il presidente - non sono preoccupato perché non siamo in difetto di nulla".

L'Argentina ha superato la barriera dei 62mila decessi per Covid-19 dall'inizio della pandemia nel marzo del 2020. Il virus e le restrizioni per frenarne la corsa stanno sfiancando la classe media e chi vive al limite della soglia di povertà. Niente lavoro e niente cibo, lo scenario è bellico: le mense sono un'ancora di salvezza per molte famiglie.

In Cile, dove si è sviluppata una delle campagne di vaccinazione più veloci dell'America Latina, le autorità sanitarie sono in procinto di vaccinare anche alcune donne incinte. Le candidate sono le gestanti di almeno 16 settimane, che hanno fattori di rischio aggiuntivi come il diabete o l'obesità. Il vaccino Pfizer-BionTech è stato individuato come prioritario per le donne in gravidanza prossime alla somministrazione.

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