Covid, dove la vaccinazione va avanti spedita (come in Israele) si torna a vivere

Covid, dove la vaccinazione va avanti spedita (come in Israele) si torna a vivere
Diritti d'autore Christophe Ena/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
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Il Covid continua a colpire, ma in maniera differente. Ancora in difficoltà la Francia, Israele comincia a respirare grazie alla vaccinazione di massa

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La Francia ha superato quota 100mila decessi. Dopo un anno di sovraccarico sulle strutture sanitarie e di chiusure a singhiozzo, le statistiche catapultano il Paese al terzo posto, dopo il Regno Unito e l'Italia, e all'ottavo in tutto il mondo della drammatica classifica delle vittime Covid. Una cifra approssimata per difetto, secondo gli esperti. L'analisi dei certificati di morte ha infatti rivelato che alcuni casi di Covid non sono stati segnalati quando le persone sono decedute a casa o in luoghi come le unità psichiatriche e le strutture di cura per malati cronici.

Dice Bertrand Dureuil, capo dell'unità di anestesia in terapia intensiva dell'ospedale universitario di Rouen: "Quello che dobbiamo guardare sono le morti in eccesso rispetto a quelle ci saremmo aspettati. Il dato mostra che, sì, in Francia si registrano 100mila pazienti deceduti a causa del Covid, ma che in realtà le morti in eccesso rispetto al trend sarebbero pari ad altre 50.000. Tutto questo semplicemente perché molti dei nostri pazienti, che non ce l'hanno fatta, erano pazienti molto fragili e, purtroppo, non avevano un'alta aspettativa di vita."

In Svezia i contagi continuano ad aumentare: il Paese ha attualmente uno dei più alti tassi di infezione in Europa, in particolare a causa della diffusione tra i bambini e i giovani. Un parametro che, però, secondo le autorità sanitarie deve essere anche ricondotto al maggior numero di test effettuati. Per contro, i decessi per Covid continuano a diminuire in Svezia grazie alla vaccinazione dei gruppi più vulnerabili.

Mentre il bel tempo si avvicina e la vaccinazione non sta andando veloce come previsto, i Paesi a vocazione turistica cercano di trovare una soluzione per il rilancio economico, nonostante la corsa del virus. 
In Spagna, il ministero della Salute ha riportato 9.663 nuove infezioni e oltre 125 decessi nelle ultime 24 ore. In totale, 3.387.022 persone sono state infettate e 76.756 sono morte in Spagna dall'inizio della pandemia, secondo i dati ufficiali forniti dal Dipartimento della Salute.

Per riaprire il Paese ai visitatori, le autorità spagnole hanno detto giovedì che il passaporto di viaggio europeo, conosciuto come certificato verde digitale, sarà pronto a giugno. Alfredo Gonzalez, segretario generale per la salute digitale, l'informazione e l'innovazione, ha sottolineato l'importanza dell'attestazione: "L'implementazione del certificato in Spagna ci permetterà di aumentare e facilitare la mobilità internazionale in modo sicuro - ha detto Gonzales - La Spagna sarà in grado di ricevere più persone con maggiore sicurezza e, allo stesso tempo, di riprendere l'attività economica proteggendo la salute di tutta la popolazione".

Un'immagine di speranza per il futuro arriva da Israele: centinaia di persone, per lo più senza maschera, che guardano lo spettacolo aereo sopra la città di Tel Aviv, durante le celebrazioni del 73° anniversario dell'indipendenza del Paese. La vaccinazione di massa ha garantito una maggiore sicurezza tra la popolazione.

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