Dopo la sospensione negli USA, Johnson & Johnson annuncia ritardi in Europa

Il vaccino Janssen
Il vaccino Janssen Diritti d'autore Mary Altaffer/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
Di Euronews Agenzie:  ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

L'annuncio arriva dalla multinazionale statunitense, il cui vaccino anticovid è stato sospeso in seguito a reazioni avverse riportate da sei donne. Intanto, il primo lotto per l'Italia dovrebbe arrivare in giornata

PUBBLICITÀ

La multinazionale farmaceutica statunitense Johnson & Johnson ha annunciato che ritarderà le consegne in Europa del suo vaccino anti-Covid, lo Janssen.

L'annuncio arriva in seguito alla sospensione del farmaco da parte della Food and Drug Administration e dei Centers for Disease Control, che negli Stati Uniti smetteranno di usare il vaccino nei siti federali e solleciteranno a fare altrettanto le autorità sanitarie dei vari stati, in attesa di indagini sui problemi di sicurezza.

Proprio per oggi, nel frattempo, è previsto l'arrivo, nell'aeroporto militare di Pratica di Mare, di 184mila dosi di Johnson & Johnson: si tratta del primo lotto del vaccino statunitense che giunge in Italia. Queste dosi, insieme ai circa 175mila vaccini Vaxzevria (Astra Zeneca, ndr) fanno parte dei 4,2 mln di dosi il cui arrivo era previsto in Italia nel periodo tra il 15 e il 22 aprile, per entrare nella disponibilità delle Regioni.

In merito al siero anglo-svedese, nel frattempo, l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) aggiorna gli operatori sanitari: "Bisogna vigilare su segni e sintomi di tromboembolia e/o trombocitopenia e informare i vaccinati", si legge nella nota informativa dell'Aifa.

Malattia rara

La sospensione è legata a sei casi negli Stati Uniti che hanno sviluppato una malattia rara che coinvolge coaguli di sangue nelle due settimane successive alla vaccinazione.

Tutti e sei i casi hanno riguardato donne di età compresa tra i 18 e i 48 anni, scrive il Nyt citando funzionari informati sulla vicenda. Una delle donne è morta mentre una seconda, in Nebraska, è stata ricoverata in condizioni critiche.

Finora negli Stati Uniti circa sette milioni di persone hanno ricevuto il vaccino Johnson & Johnson. "Raccomandiamo una pausa nell'uso di questo vaccino per cautela", ha annunciato la Food and Drug Administration su Twitter. Alle 10 ora americana (le 16 in Italia) è stata annunciata una conferenza stampa sulla vicenda.

Dopo l'indicazione delle autorità federali statunitensi, molti stati Usa si stanno adeguando. A New York tutti gli appuntamenti già programmati per il vaccino monodose sono stati confermati ma ad essere somministrato sarà il vaccino Pfizer. Mentre nel District of Columbia, dove si trova la capitale federale Washington, gli appuntamenti per il vaccino Johnson & Johnson sono stati tutti cancellati in attesa di essere riprogrammati.

"Film già visto"

"Un film già visto, anche Astrazeneca ha avuto questo percorso, ma i vaccini sono sicuri. Non allarmiamoci, il numero dei casi sospetti di Johnson&Johnson è inferiore a quelli di Astrazeneca, ma non vuol dire che non sono sicuri, è più pericoloso non fare il vaccino", ha detto il ministro Mariastella Gelmini a Tgcom 24 sul caso esploso negli Usa. "Ci sarà un incontro dei ministri europei della salute, ma sono sicura che sarà riconosciuto come sicuro come già successo per Astra Zeneca", ha aggiunto.

"E' bene che sul vaccino Johnson & Johnson ci sia una decisione rapida, chiara, definitiva, senza tentennamenti ed incertezze. Bisogna evitare di fare ciò che è stato fatto con il vaccino Astrazeneca. Le autorità si pronuncino con una voce sola, anche perché negli USA si trovano in una situazione totalmente diversa avendo già somministrato alla popolazione milioni di dosi. Mi auguro che si mantenga un livello di razionalità e di pragmatismo, il rischio di una tempesta perfetta è molto alto", ha detto l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.

E un incontro e' previsto nel pomeriggio di oggi alle 16.30 tra i rappresentanti del ministero della Salute, dell'Agenzia italiana del farmaco, dell'Iss e del Cts dopo la richiesta di sospensione in Usa del vaccino J&J.

Condividi questo articoloCommenti