Per il pm Andrea Bonomo non sussistono gli estremi per il reato di sequestro di persona: l'ex ministro dell'Interno "non ha violato alcuna delle convenzioni internazionali" e le sue scelte furono "condivise dal governo"
La procura di Catania ha chiesto il non luogo a procedere per Matteo Salvini nel caso Gregoretti. Per il pm Andrea Bonomo non sussistono gli estremi per il reato di sequestro di persona. L'ex ministro dell'Interno "non ha violato alcuna delle convenzioni internazionali", ha detto Bonomo durante l'udienza preliminare, aggiungendo che le scelte di Salvini furono condivise dal governo.
Il 14 maggio è la data in cui è attesa la decisione del giudice per l'udienza preliminare sul rinvio a giudizio. Il caso risale al luglio del 2019. Il Viminale impedì per giorni lo sbarco dei 116 migranti a bordo della nave della Guardia Costiera, concedendo l'autorizzazione solo dopo avere ottenuto la disponibilità da parte di altri paesi alla redistribuzione.
Secondo la procura di Catania "l'attesa di tre giorni non può considerarsi una illegittima privazione della llibertà", visto che le "limitazioni sono proseguite nell'hot spot di Pozzallo" e che "manca un obbligo per lo Stato di uno sbarco immediato".
Inoltre, ha osservato il pm, "le direttive politiche erano cambiate" e dal 28 novembre il Viminale aveva espresso la volontà di assegnare il Pos e di "farlo in tempi brevi", giustificando "i tempi amministrativi" per attuare lo sbarco dei migranti "con la volontà del ministro Salvini di ottenere una ridistribuzione in sede europea". Inoltre sulla nave "sono stati garantiti assistenza medica, viveri e beni di prima necessita'" e "lo sbarco immediato di malati e minorenni".