Covid: in Regno Unito oltre 100.000 morti. Ospedali a rischio collasso in Portogallo

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Di Euronews
Covid: in Regno Unito oltre 100.000 morti. Ospedali a rischio collasso in Portogallo
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Più di 100.000 persone sono morte nel Regno Unito dall'inizio della pandemia. E' il primo Paese europeo, il quinto nel mondo, a superare quota 100,000.

Il Primo Ministro britannico Boris Johnson ha fatto le sue "più sentite condoglianze" a tutti coloro che hanno perso un famigliare per il Covid. "La cosa migliore e più importante che tutti noi possiamo fare per onorare la memoria di coloro che sono morti è lavorare insieme, con determinazione, per sconfiggere questa malattia", ha detto il premier in conferenza stampa. "Ed è quello che faremo".

Il Paese con la più alta media settimanale di nuovi contagi e morti per milione di abitanti al mondo è però il Portogallo, dove gli ospedali sono ormai sull'orlo del collasso. Per questo il governo sta pensando di chiedere aiuti internazionali e trasferire i pazienti Covid all'estero.

"Bisogna rendersi conto che geograficamente abbiamo una situazione diversa: siamo all'estremità di una penisola e quindi con maggiori vincoli geografici", spiega la ministra della Salute portoghese, Marta Temido. "In ogni caso, ci sono meccanismi e modi per ottenere assistenza e collaborazione e naturalmente li stiamo considerando".

Le nuove varianti del coronavirus stanno sconvolgendo i piani dei viaggiatori in quest'inizio 2021. La Germania considera di ridurre "quasi a zero" il traffico aereo internazionale, nel tentativo d i rallentare la diffusione delle varianti più contagiose. Berlino sta anche pensando di chiudere le regioni, dove queste sono più diffuse.

E tornando in Regno Unito, Londra sta valutando la possibilità di introdurre una quarantena obbligatoria di 10 giorni negli hotel, per i viaggiatori che entrano nel Paese.

E se nel vecchio continente al momento le frontiere restano aperte e i viaggi non sono vietati, ecco come si presentava l'aeroporto di Tel Aviv questo martedì. Lo scalo israeliano è completamente chiuso per una settimana e sono permessi solo voli di emergenza.