Pandemia, ambiente e immigrazione: i primi atti di Biden

Joe Biden arriva alla casa Bianca e già dal primo giorno deve affrontare problemi piuttosto lontani dall'ordinario, a cominciare dalla gestione della pandemia da coronavirus. Si comincia con l'obbligo della mascherina in tutti gli uffici federali e con un programma di vaccinazioni accelerato per mettere al riparo dai contagi la più grande parte possibile della popolazione. A seguire, il varo di un piano economico per aiutare le imprese e famiglie a fronteggiare la crisi sanitaria e le sue conseguenze.
Cailin Birch , Global Economist, Economist Intelligence Unit, Londra: "La priorità sarà di garantire che gli sforzi per la gestione della pandemia siano integrati il più possibile nelle politichenazionali. Poi definiremo un pacchetto da 1,9 trilioni di dollari che Biden ha proposto un paio di giorni fa, avviando le discussioni preliminari al Congresso e velocizzando gli sforzi di vaccinazione, anche attraverso un'azione del governo".
Tra i primi atti del nuovo presidente anche una promessa elettorale: il rientro negli accordi di Parigi sul clima, che Trump aveva abbandonato. Un cambio di rotta che potrebbe spingere anche altri paesi a fare altrettanto.
"Rientrando negli accordi di Parigi gli Stati Uniti inviano un segnale al mondo, quello di voler prendere sul serio il tema del cambio climatico per i prossimi quattro anni, che sarà parte di tutti i programmi di investimenti pubblici che Biden farà realizzare".
Altra revoca riguarda la chiusura delle frontiere ai cittadini provenienti da alcuni paesi musulmani, che verrà rivista e sostituita da un programma di controllo degli ingressi nel quadro di una collaborazione nello scambio di informazioni con altri paesi.
Tagliato anche il muro anti immigrazione alla frontiera col Messico. Dalla fine del progetto, populista e costosissimo, verranno liberate ingenti risorse da usare per altre emergenze.