Proseguono le violenze, scoppiate dopo l'annuncio della fine della missione congiunta Onu-Unione Africana, che da 13 anni pattugliava la regione
E' di una cinquantina di morti e un centinaio di feriti nelle ultime 24 ore il bilancio degli scontri tra tribù rivali a Genein, nel Darfur occidentale, che sta attraversando un periodo di instabilità dal punto di vista della sicurezza.
Le recenti violenze - tra scontri tribali e attacchi da parte di milizie - sono scoppiate a fine dicembre, quando la missione di pace congiunta Onu-Unione Africana ha annunciato la fine del proprio mandato, dopo 13 anni. Dal 2007, infatti, i soldati della missione pattugliavano la regione, per cercare di scoraggiare ogni tipo di attacco ai civili.
Con il graduale ritiro delle truppe internazionali - al via entro fine mese e che durerà almeno fino all'estate - molti temono che le tensioni si acuiscano ulteriormente.
Il governo sudanese ha fatto sapere che garantirà la protezione della popolazione. Ma molti darfuriani non ci credono e si sentono, ancora una volta, abbandonati a loro stessi.