Arabia Saudita: condannata per aver difeso le donne

Una foto d'archivio di Loujain al-Hathloul
Una foto d'archivio di Loujain al-Hathloul   -  Diritti d'autore  via video AP
Di Cinzia Rizzi

Quasi sei anni di carcere a Loujain al-Hathloul, attivista per i diritti delle donne, accusata di terrorismo

Loujain al-Hathloul, attivista saudita per i diritti umani, è stata condannata da una corte anti terrorismo a cinque anni e otto mesi di carcere. La 31enne era stata arrestata nel maggio del 2018, insieme ad altre attiviste, perché anni prima aveva avviato una campagna contro il divieto di guida per le donne nel regno. Era accusata di "incitamento a cambiare le regole del Regno" e di aver lavorato "per introdurre un'agenda straniera" in Arabia Saudita. 

"È assolutamente scioccante questa condanna, per mano delle autorità saudite, secondo la legge antiterrorismo", spiega Rothna Begum dell'ong Human Rights Watch. "Quello che hanno fatto è dichiarare al mondo che considerano l'attivismo per i diritti delle donne un atto di terrorismo. Ora, le autorità saudite lo hanno fatto in passato con gli attivisti dei diritti umani, condannati o trattati come terroristi. Ma ora stanno facendo la stessa cosa con chi difende i diritti delle donne. Si tratta di un'ipocrisia incredibilmente forte".

Secondo Amnesty International e altre organizzazioni per i diritti umani la donna nei mesi di carcere ha subito elettroshock, frustate e anche abusi sessuali.

Loujain, che può fare appello alla sentenza entro 30 giorni, potrebbe essere rilasciata già a marzo, considerando attenuanti e tempo già scontato, ma non potrà uscire dal proprio Paese per cinque anni.

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