La leggenda del palazzo africano costruito da Eiffel

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Di Neusa e Silva
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Nella capitale dell'Angola c'è un edificio in ferro battuto, di cui si ignora la provenienza

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La storia del palazzo di ferro a Luanda, capitale dell'Angola, rimane avvolta nel mistero. Gli storici dicono che arrivò nel porto della città nel 1890 per un naufragio. Sono stati ritrovati dei documenti che testimoniano che la "Companhia Comercial de Angola", la più grande società commerciale in Africa all'epoca, acquisì il palazzo tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo.

Dopo i lustri del periodo coloniale, il palazzo è stato danneggiato durante la guerra civile, successiva all'indipendenza del paese, periodo nel quale l'area era diventata un parcheggio. Solo recentemente è stato restaurato e aperto al pubblico nel 2016. Ora una mostra, visitabile fino al 4 febbraio, ne ripercorre la storia.

Questa mostra espone molti documenti, non abbiamo trovato nessuna connessione tra la costruzione ed Eiffel. Abbiamo invece trovato un collegamento con un'azienda di Glasgow che ha prodotto i pezzi di ferro
Arleth Leandro
curatrice della mostra

L'architetto tedesco Otto Greger ha fatto uno studio approfondito sul palazzo.

La sua frase "guarda il palazzo, riposa gli occhi" ha ispirato i curatori della mostra.

L'esposizione è a ingresso gratuito in occasione del 40° anniversario della National Diamond Company of Angola.

Risorse addizionali per questo articolo • traduzione di Eloisa Covelli

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