Post Brexit: un accordo (forse) è ancora possibile per Londra e Bruxelles, si tratta fino a domenica

Post Brexit: un accordo (forse) è ancora possibile per Londra e Bruxelles, si tratta fino a domenica
Diritti d'autore Olivier Hoslet/AP
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Di redazione italiana e agenzie
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Il premier Johnson ha incontrato Von der Leyen: resta la distanza ma c'è la volontà di arrivare a un'intesa. I colloqui andranno avanti fino a domenica

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Cena pesante quella tra il premier britannico Boris Johnson e la presidente della Commisione europea Ursula Von der Leyen, che si sono incontrati mercoledì sera a Bruxelles nell'ennesimo tentativo di trovare almeno una via per  accordo post brexit tra le parti. I negozitati continueranno fino a domenica.

La distanza persiste, anche dopo la cena di ieri sera , ma stando a fonti interne ambo le parti non gettano la spugna perché probabilmente convinte che l'alternativa sia il caos.

Posizioni chiari anche se distanti per Bruxelles

Si continuerà a negoziare fino a domenica, data ultima  per abbozzare un accordo prima della scadenza del periodo transitorio il 31 dicembre. 

Le posizioni restano ancora distanti per arrivare a un accordo, ha commentato la presidente della Commissione europea: Abbiamo avuto una discussione animata ed interessante sullo stato dell'arte delle questioni" ancora aperte. "Abbiamo raggiunto una comprensione chiara delle posizioni reciproche, che restano lontane. Abbiamo concordato che i team negoziali si riuniscano immediatamente per cercare di risolvere queste questioni essenziali. Arriveremo ad una decisione per la fine della settimana". Questo il comunicato della Commissione europea, al termine della cena.

Discussione franca per Londra

Negoziati fino a domenica, dunque, su questo punto anche Londra è d'accordo.

La fonte britannica, citata dai media del Regno, ha parlato di "una discussione franca sugli ostacoli significativi che restano nei negoziati". Ha poi aggiunto che permangono "differenze molto ampie fra le du parti e che non è ancora chiaro se potranno essere colmate" per arrivare a un accordo di libero scambio o se Londra metterà invece fine al periodo di transizione post divorzio il 31 dicembre con un no deal. 

La fonte ha comunque precisato che i colloqui fra i due team negoziali riprenderanno in questi giorni fino alla fine della settimana perché "non vogliamo lasciare alcuna strada inesplorata". In ogni modo la scadenza finale è stata indicata per domenica prossima, termine entro il quale, secondo Downing Street, andrà presa "una decisione ferma sul futuro delle trattative".

Maggiori punti di conflitto

I maggiori punti di conflitto riguardano ancora i diritti di pesca, le regole della concorrenza tra le imprese e su come verrà gestito l'accordo.

Si allungano intanto le file di camion diretti in Gran Bretagna a Calais, che resta il principale porto d'arrivo per le merci britanniche in Europa. A sole tre settimane dalla fine dell'anno, tutti g li scenario sono possibili.

Merkel: "L'integrità del mercato unico deveessere preservata"

Per la cancelliera tedesca Angela Merkel un accordo è ancora possibile, ma è fondamentale rispettare l'integrità del mercato unico dell'Ue. "C'è ancora la possibilità di un accordo. Non credo che domani sapremo già se l'accordo avrà successo o meno", ha dichiarato la cancelliera. "In ogni caso non posso prometterlo. Ci stiamo ancora lavorando, ma siamo anche pronti a condizioni che non possiamo accettare. Quindi, se Londra imporrà condizioni che non possiamo accettare, siamo pronti a percorrere una strada dove non ci sarà un accordo. Una cosa è chiara: l'integrità del mercato unico dev'essere preservata".

Giovedì e venerdì i leader dei 27 Stati membri dell'Unione si troveranno a Bruxelles, per il Consiglio europeo. Sul tavolo, oltre a Covid-19, cambiamenti climatici e sicurezza, si parlerà anche del divorzio da Londra.

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