In un ospedale di Budapest si sperimenta una stanza per l'intimità, in tutta sicurezza, tra i ricoverati e i loro famigliari...
Famiglie spezzate, coppie separate, solitudine. Ordinaria amministrazione in tempo di pandemia e restrizioni ma siccome, almeno a volte, volere è potere, c'è chi ha trovato una soluzione per un abbozzo di contatto fisico. Siamo a György Gottsegen istituto nazionale di cardiologia di Budapest, le visite ai ricoverati erano interdette causa covid-19 ma poi qualcuno ha pensato ad allestire quella che è stata chiamata la "stanza dell'amore".
Qui i famigliari possono incontrare i loro parenti malati, guardarli attraverso un vetro, toccarli con uno speciale guanto.
Ágnes Szilágyi è andata a trovare suo marito, i coniugi sono sposati da 40 anni, col ricovero di lui sono stati due settimane senza vedersi, poi un primo contatto nella stanza speciale, con i medici convinti che un contatto affettivo e la compagnia aiutino a guarire.
Il direttore generale dell'ospedale spiega che la notizia è un incentivo anche per i ricoverati in terapia intensiva che sanno che qui, una volta usciti dalla fase acuta, migliorati dopo un'operazione, potranno incontrare i famigliari.