La tribuna da cui Hitler teneva i comizi sul campo Zeppelin, il centro Congressi del partito, la piazza delle adunate. La città mantiene (senza ricostruire) le vestigia dell'orrore, a eterno monito per le generazioni future.
Quando le vestigia del nazismo si sgretolano cosa fare? Distruggerle definitivamente o restaurarle perché non si dimentichi e l'orrore non torni mai più? A Norimberga le autorità hanno optato per la seconda scelta, per preservare nella città bavarese che fu cuore pulsante del nazismo, la vecchia tribuna da cui Hitler teneva i suoi comizi sul campo Zeppelin, quello delle adunate, memorabilmente immortalato nel film "il trionfo della volontà" di Leni Riefenstahl.
"Questo è quello che chiamiamo il luogo dei persecutori, quello in cui si tenevano i congressi del Reich, qui è dove la comunità popolare è stata tramutata in ideologia - spiega il vicesindaco di Norimberga Julia Lehner - E' il luogo in cui sono nate le basi delle leggi razziali, quello da cui è partito il percorso che ha portato allo sterminio, all'esclusione, alla Shoah".
Obiettivo mantenere, non ricostruire
Per il restauro della tribuna sono stati stanziati 85 milioni da qui al 2025. A pochi passi dal campo Zeppelin si trova la sala dei congressi, detta anche Colosseo incompiuto, ospita un centro di documentazione. Il direttore del centro Florian Dierl, definisce queste architetture "un documento dell'era nazista. Come reliquie architettoniche rappresentano l'immagine ideale che il regime nazionalsocialista aveva del Terzo Reich".
E lì dove il nazismo nacque poi venne, com'è noto, anche processato. Mentre si avvicina il 75esimo anniversario del processo di Norimberga, iniziato il 20 novembre del 1945, l'obiettivo della città non è ricostruire ma mantenere quello che c'è, ad eterno monito per le generazioni future.