The Lancet: si ammala di Covid-19 per due volte, la seconda con sintomi più gravi

Ormai lo conoscete.
Ormai lo conoscete. Diritti d'autore SARS-CoV-2 (Credit: Fusion Medical Animation Ltd.)
Diritti d'autore SARS-CoV-2 (Credit: Fusion Medical Animation Ltd.)
Di Lauren Chadwick
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Il caso di un uomo che ha sviluppato una nuova infezione a distanza di due mesi. La seconda volta è stata più grave della prima. Come lui, anche un altro paziente in Ecuador. Simili occorrenze si contano però sulle dita di una mano.

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Un uomo di 25 anni ha avuto la malattia Covid-19 per due volte, e in questo secondo caso ha sviluppato sintomi più gravi. A rivelarlo è uno studio pubblicato sulla rivista medica The Lancet.

L'uomo è risultato positivo al coronavirus il 18 aprile 2020 e poi di nuovo il 5 giugno 2020. Come hanno scritto gli scienziati del Nevada autori della pubblicazione, l'analisi genetica del virus ha mostrato differenze significative nella "variante" associata all'infezione.

Il 25enne statunitense ha presentato per la prima volta i sintomi del virus (mal di gola, tosse, mal di testa, nausea e diarrea) verso la fine di marzo, ma si era ripreso il mese successivo.  

Si era sentito meglio fino alla fine di maggio, ed è risultato negativo a due tamponi durante lo stesso mese.

Ma verso la fine di maggio è stato ricoverato d'urgenza con sintomi da Covid-19 e cinque giorni dopo aveva bassi livelli di ossigeno e difficoltà respiratorie. È stato curato al pronto soccorso, e una radiografia al torace ha mostrato come il paziente avesse sviluppato una polmonite.

"Aveva bisogno di supporto continuo di ossigeno. I suoi sintomi includevano mialgia [dolore muscolare], tosse e respiro affannoso", hanno scritto i ricercatori. 

Si pensa che l'uomo sia il primo individuo in Nord America ad essere stato infettato due volte. Come lui, una manciata di altre persone nel mondo: simili casi sono emersi in Belgio, Hong Kong e nei Paesi Bassi.

Solo un altro paziente, in Ecuador, sembra aver sviluppato sintomi più gravi la seconda volta, hanno indicato gli scienziati su The Lancet.

Non si sa per quanto tempo le persone che hanno contratto il Covid-19 rimangano immuni. Molti esperti ritengono che l'immunità duri per un certo periodo di tempo. Un incoraggiante studio proveniente dall'Islanda dimostra che gli anticorpi che aiutano gli esseri umani a combattere il virus possono durare con tutta probabilità almeno 4 mesi, senza poi svanire rapidamente. 

Sembra una piccola, buona notizia mentre proseguono gli sforzi globali di arrivare ad un vaccino: l'obiettivo è innescare quella risposta immunitaria di cui hanno bisogno gli esseri umani per essere protetti dal Sars-CoV-2.

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