Buco dell'ozono: ci sono speranze

Buco dell'ozono: ci sono speranze
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Di Marta Brambilla
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L'organizzazione Meteorologica Mondiale stima che le misure messe in atto finora contro il buco dell'ozono siano efficaci e che continuando a seguire un trend positivo, i livelli di ozono torneranno quelli del 1980 nel 2060

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Il buco dell'ozono sull'Antartico ha raggiunto la sua dimensione massima annuale, una delle più ampie e profonde degli ultimi anni.

A darne notizia il Servizio di monitoraggio atmosferico del programma dell'Unione Europea Copernicus, che ha effettuato le rilevazioni.

Ogni anno ad agosto, all'inizio della primavera antartica, il buco dell'ozono comincia a crescere e raggiunge il suo picco attorno ad ottobre.

Negli ultimi 35 anni diverse misure sono state introdotte a livello mondiale nel tentaivo di ridurre le dimensioni del buco.

Clare Nullis, portavoce dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale, spiega che: "Il Protocollo di Montreal che ha eliminato gradualmente le sostanze che mangiano ozono, è uno dei trattati ambientali di maggior successo di tutti i tempi. Non possiamo, tuttavia, essere completamente soddisfatti". 

Lo strato di ozono, nella parte più alta dell'atmosfera terrestre, assorbe la maggior parte delle radiazioni ultraviolette del Sole, che altrimenti potrebbero danneggiare il nostro Pianeta.

Nonostante la crescita costante del buco, gli esperti sono fiduciosi che da quando sono state introdotte le restrizioni sugli alocarburi che distruggono l'ozono, la situazione ha cominciato a migliorare.

Le proiezioni climatiche indicano che lo strato di ozono tornerà ai livelli del 1980 nel 2060.

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