Bus, tram e metro fermi per 24 ore in varie città e regioni. Alla base della richiesta del sindacato Ver.di le discrepanze salariali tra i vari lander
Martedì nero per pendolari e studenti in Germania. Migliaia di lavoratori del traporto pubblico hanno aderito allo sciopero di 24 ore indetto da Ver.di, una delle principali sigle sindacali del paese.
Da Berlino ad Amburgo, da Monaco a Colonia: braccia incrociate in quasi tutte le principali città tedesche e in diverse regioni. A Berlino bus e tram resteranno nei depositi fino alle 12 di mercoledì.
Il sindacato, che rappresenta 87mila lavoratori di 130 associazioni dei trasporti, spinge per ottenere un contratto collettivo nazionale.
Alla base della domanda le discrepanze salariali tra i diversi lander, aumentate nel corso degli anni. Da qui la richiesta di una retribuzione standard a livello nazionale, oltre a ferie extra e bonus in busta paga.
Richieste fin qui respinte al mittente dall'organizzazione dei datori di lavoro, che preferisce un accordo diverso per ciascuno dei 16 stati federali.
La serrata dei trasporti segue l'ondata di scioperi della scorsa settimana che ha riguardato i lavoratori di diversi settori pubblici, dalla sanità alle scuole. Anche in questo caso al centro della protesta c'è la negoziazione dei nuovi contratti collettivi.