Bufera sul Roland Garros: tra temperature invernali e palline inadatte

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Di Cinzia Rizzi  Agenzie:  AP
Victoria Azarenka si lamenta del freddo durante un incontro al Roland Garros
Victoria Azarenka si lamenta del freddo durante un incontro al Roland Garros   -  Diritti d'autore  AP Photo/Alessandra Tarantino

Pioggia di critiche sul Roland Garros, che ha aperto i battenti lo scorso weekend. Il torneo, che avrebbe dovuto disputarsi in primavera, è stato rinviato causa pandemia e le condizioni metereologiche e le temperature - che sono scese fino a 8 gradi nei giorni scorsi nella capitale - non sono di certo le stesse. Né ideali per giocare uno dei quattro slam stagionali. 

La recente finalista degli US Open, Victoria Azarenka, ha lasciato il campo durante il suo incontro con Danka Kovinic, dichiarando che faceva "troppo freddo". Una volta terminata la pioggia e passata la rabbia, Vika ha preso in mano le redini del gioco, passando agevolmente il turno.  

"Non ho mai giocato a settembre a Parigi, ma sono stata qui a ottobre e sapevo che non erano le condizioni migliori per giocare a tennis", spiega la ex numero 1 del mondo. "Sfortunatamente, a volte in questo torneo manca la comunicazione con i giocatori o con il consiglio dei giocatori e si prende una decisione senza consultarsi. Spero che questo cambi in futuro".

Anche l'altoatesino Andreas Seppi si è lamentato delle temperature invernali: "Faceva un freddo cane e ha piovuto tutto il tempo.Per essere un torneo del genere, è un po’ scandaloso", ha detto.

Il problema delle palline che "non daresti nemmeno a un cane per masticarle"

Come se non bastasse, ci sono pure le palline nell'occhio del ciclone. Da quest'anno è infatti cambiato il fornitore e il campione in carica Rafa Nadal le aveva definite "non adatte alla terra rossa". Con la pioggia, le palline prendono acqua e risultano quindi molto pesanti. 

Meno politically correct il britannico Daniel Evans, che in merito ha affermato: "Non le daresti nemmeno a un cane per masticarle!".