Cina-Unione europea, al via i colloqui bilaterali: cosa aspettarsi dal summit virtuale?

Cina-Unione europea, al via i colloqui bilaterali: cosa aspettarsi dal summit virtuale?
Diritti d'autore Etienne Ansotte/ EU
Di Mathieu Pollet, Redazione italiana
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In discussione, tra gli altri temi, anche il rispetto dei diritti umani, le questioni del commercio internazionale e la pandemia da Covid-19

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Settimana decisiva per il futuro delle relazioni bilaterali tra Cina e Unione europea. Al blocco di partenza il negoziato (virtuale) che affronterà temi centrali, dal cambio climatico al commercio internazionale, dall'economia fino alla pandemia da Covid-19.

Secondo Josep Borrell, responsabile Esteri dell'Unione, "La Cina sta diventando più potente e decisa, la sua crescita è impressionante e suscita rispetto, ma solleva anche domande e paure".

Il capo delegazione del parlamento europeo, il verde tedesco Reinhard Bütikofer, sostiene che l'Europa abbia scelto un approccio più solido: "L'Europa sta opponendo qualche resistenza in più per il comportamento aggressivo della Cina ... Sta imparando la lezione su come essere meno ingenui e più forti, difendendo i nostri valori e i nostri interessi."

Con la presidenza della tedesca Merkel, verranno affrontati anche aspetti legati al rispetto dei diritti umani e allo stato di diritto in Cina, a Hong Kong e nel mar cinese meridionale.

"Penso che molto presto, anche grazie alla presidenza tedesca, finalizzeremo il lavoro sul meccanismo di sanzioni in tema di diritti umani globali, che permetterà all'Europa di sanzionare le persone responsabili di gravi violazioni dei diritti umani, come nel caso del capo della polizia di Hong Kong che spinge i suoi ad agire con più violenza possibile", aggiunge Bütikofer.

Oltre a questa sessione di colloqui, i diritti umani verranno discussi da Cina ed Europa anche in ulteriori incontri, in agenda prima della fine dell'anno.

La Germania - che detiene la presidenza del Consiglio dell'Unione europea - aveva originariamente previsto di ospitare il vertice a Lipsia, ma il summit è stato rinviato a causa della pandemia.

"Non è possibile plasmare il mondo di domani senza un forte partenariato UE-Cina" aveva dichiarato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, dopo il primo vertice svoltosi in videoconferenza il 22 giugno.

Lunedì 14 settembre sarà lei a condurre i colloqui, assieme al presidente del Consiglio europeo Charles Michel e alla cancelliera tedesca Angela Merkel. 

Ecco cosa aspettarsi dal summit in videoconferenza UE-Cina. 

Commercio

L'Unione Europea e la Cina sono due tra i colossi mondiali che più si scambiano merci. Dal 2013 è in corso un negoziato per fornire agli investitori un accesso a lungo termine ai rispettivi mercati nell'ambito dell'accordo globale UE-Cina sugli investimenti.

Prima di raggiungere qualsiasi accordo, la UE vuole garanzie dalla Cina "sui diritti di proprietà intellettuale, assieme al rispetto degli obblighi in qualità di membro dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC)", poiché "trasparenza, prevedibilità e certezza giuridica del contesto degli investimenti" sono stati posti come prerequisiti per i negoziati. 

Riusciranno entrambe le parti ad gettare i cuori oltre l'ostacolo? Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, lo spera - a maggior ragione dopo il tour europeo post-pandemico, quando ha affermato che un accordo potrebbe essere raggiunto entro la fine dell'anno.

"Il progresso implica la cooperazione di entrambe le parti, implica la reciprocità e fiducia", aveva detto von der Leyen a giugno.

Diritti umani

Le discussioni in corso tra UE e Cina si svolgono in un contesto di crescente preoccupazione per la repressione cinese della minoranza uigura e per la situazione di Hong Kong, per la quale Bruxelles ha espresso "grave preoccupazione".

Il 28 luglio scorso, la UE ha deciso di limitare quelle esportazioni di tecnologie verso Hong Kong che potrebbero essere utilizzate per la sorveglianza, nell'ambito della legge sulla sicurezza recentemente approvata e imposta al paese.

Una limitazione che "viola la norma fondamentale delle relazioni internazionali di non ingerenza negli affari interni di altri Paesi", ha commentato il giorno successivo il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin. 

La Cina ha già avvertito la UE di non interferire nelle questioni di Hong Kong. E' probabile che il tema sarà nuovamente sollevato durante la chiamata di lunedì: von der Leyen ha ribadito che i diritti umani e le libertà fondamentali non sono negoziabili per la UE. 

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Cambiamento climatico

Nell'ordine del giorno della riunione c'è anche una discussione sull'azione da intraprendere per il clima, ma senza entrare nei dettagli. La UE ha esortato la Cina ad impegnarsi per la neutralità climatica al più presto possibile.

Entrambe le parti avevano precedentemente concordato di rafforzare la cooperazione bilaterale per lo sviluppo di nuove strategie per l'energia pulita e le tecnologie legate al clima.

Trasformazione digitale

Giovedì scorso, il vicepresidente esecutivo per il portafoglio digitale, Margrethe Vestager, e il vice premier della Cina, Liu, hanno dialogato online per preparare il meeting di lunedì. 

"Questo primo Dialogo digitale ad alto livello (...) mostra il ruolo centrale che la digitalizzazione gioca nelle nostre economie e società", ha detto Vestager, aggiungendo che "l'UE e la Cina avranno entrambe un ruolo nel definire gli sviluppi tecnologici globali".

L'incontro speciale è avvenuto dopo che l'UE "ha sollevato questioni in sospeso sulla sicurezza informatica e la disinformazione" durante il vertice di giugno scorso.

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