Premier Netanyahu: "Non tollereremo alcuna aggressione contro i nostri civili e reagiremo con forza ad ogni attacco"
Si acuiscono le tensioni in Medio Oriente. Il Libano ha annunciato che presenterà una denuncia alle Nazioni Unite, per quanto accaduto nella tarda serata di martedì a Manara, al confine con Israele.
30 razzi segnalatori sono stati lanciati dall'esercito israeliano, contro le posizioni di Hezbollah, nella stessa zona bersaglio nelle scorse settimane di raid da parte delle forze armate dello Stato ebraico, con l'obiettivo di colpire proprio l'organizzazione politico-militare-sciita. Il lancio di razzi ha seguito gli spari indirizzati dal Libano verso le truppe israeliane, impegnate in attività operative nella zona.
"L'esercito israeliano ritiene il governo libanese responsabile di ogni evento che abbia origine dal suo territorio. C'è stata una infrazione grave della sovranità israeliana", ha dichiarato il portavoce militare di Tel Aviv. Secondo la radio militare, a lanciare l'attacco contro le truppe dello Stato ebraico al confine sono stati miliziani Hezbollah.
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha definito quanto accaduto "molto grave". "Non tollereremo alcuna aggressione contro i nostri civili e reagiremo con forza ad ogni attacco", ha dichiarato il Primo Ministro. "Invito gli Hezbollah a non mettere alla prova la forza schiacciante di Israele. Mettono di nuovo in pericolo lo stato del Libano a causa della loro aggressività".