Le speranze della Libia col cessate il fuoco in tutto il paese

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Di Paolo Alberto Valenti
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Il presidente del Governo di accordo nazionale libico (Gna) di Tripoli, Fayez al Sarraj, e il presidente del Parlamento di Tobruk, Aguila Saleh, hanno dichiarato un cessate il fuoco bilaterale sull'insieme del paese

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Mentre venti minacciosi soffiano ancora sul Mediterraneo orientale in Libia c'è una schiarita col  presidente del Governo di accordo nazionale libico (Gna) di Tripoli, Fayez al Sarraj, e il presidente del Parlamento di Tobruk, Aguila Saleh, che hanno dichiarato un cessate il fuoco bilaterale sull'insieme del territorio libico aprendo a un processo politico che porterà a elezioni legislative e presidenziali in marzo. I due fronti, finora in aperta guerra, lo hanno annunciato in simultanea con dichiarazioni separate.

"Cessate il fuoco"

"Chiediamo a tutte le parti di osservare il cessate il fuoco immediato e fermare tutte le operazioni militari in tutta la Libia": ha chiarito in una dichiarazione il presidente del parlamento libico dell'Est, Saleh. La pacificazione della Libia è un passaggio capitale per sanare le ferite aperte del paese, per la questione umanitaria nel Mediterraneo e per intavolare trattative economiche interessanti per tutti. 

I tentativi di pacificazione delle cancellerie europee

La distensione alla quale hanno lavorato tante cancellerie europee (come quelle di Parigi e Roma) senza risultati definitivi, dovrebbe anche ridurre la presenza di mercenari e trafficanti di esseri umani. Il capo del Consiglio presidenziale del governo di accordo nazionale libico ha inoltre annunciato prossime elezioni nel Paese, ribadendo "la sua richiesta di elezioni presidenziali e parlamentari del prossimo marzo sulla base di un'adeguata base costituzionale su cui le due parti concordino".

Via i mercenari

Il cessate il fuoco dovrebbe tagliare la strada a ogni ingerenza estera e espellere le milizie di mercenari che infestano il Paese. Uno sforzo proprio per voltare pagina anche perché il paese è allo strette. Bisogna riprendere la produzione e l’esportazione di petrolio e destinare i proventi a un conto della Banca estera libica da cui si potrà attingere solo dopo un accordo politico completo sulla scia dei risultati della conferenza di Berlino e in piena trasparenza come  chiede il Governo di Tripoli.

L'Italia sorride

L'Italia "accoglie con grande favore" il cessate il fuoco in Libia e "continuerà a svolgere il suo ruolo attivo di facilitazione per una soluzione politica alla crisi". E' quanto si legge in una nota della Farnesina. L'Italia "esorta tutte le parti interessate a dare un seguito rapido e fattivo al percorso delineato nei comunicati del Consiglio Presidenziale e dalla Camera dei Rappresentanti" e "auspica una concreta applicazione a tutte le articolazioni dell'industria petrolifera libica su tutto il territorio del Paese". I

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