Si fanno chiamare al Shabaab, ma sono un altro manipolo di assassini che hanno sequestrato un'intera regione del Mozambico e non hanno nulla a che fare con la formazione islamista somala
Una ribellione islamista devasta un angolo remoto del Mozambico dov'è scoppiata una guerra che il mondo ignora. Massacri, decapitazioni e il breve sequestro di due intere città nella provincia settentrionale di Cabo Delgado non sono stati sufficienti a risvegliare l'interesse e lo sdegno del pianeta.
Diversi filmati mostrano come gli uomini di questo nuovo stato islamico circolino liberi per le strade indossando peraltro uniformi regolari cosa che confonde la gente come ha confermato il vescovo cattolico di Pemba, Luiz Fernando Lisboa.
I sofisticati attacchi militari su larga scala sono la prova di un cambiamento radicale nella strategia del gruppo conosciuto localmente come al-Shabab, sebbene, ed è un paradosso, non abbia legami noti con l'omonimo gruppo jihadista somalo, affiliato ad al-Qaeda.
Il gruppo terrorista mozambicano ha trascorso gli ultimi due anni operando nell'ombra, attaccando villaggi remoti in tutta la provincia, tendendo imboscate alle pattuglie dell'esercito su strade isolate e costringendo oltre 200.000 persone a fuggire dalle loro case, ma raramente dando indicazioni sul suo motivazioni, la sua leadership o le sue richieste.