Usa, Trump ci ripensa: "Nessun rinvio delle elezioni, ma temo le frodi"

I malfidati hanno pensato che chiedesse il posticipo delle elezioni perché in ritardo nei sondaggi, quasi tutti ci hanno letto un vulnus alla democrazia americana: un autogoal per il presidente Donad Trump che ora fa dietrofront. E racconta la sua verità: sono preoccupato - dice - che il ricorso massiccio al voto per corrispondenza, legato alla crisi Covid-19, possa prestare il fianco a eventuali frodi.
"Non voglio un ritardo - dichiara ancora Trump - voglio che le elezioni si svolgano. Ma, allo stesso tempo, non voglio dover aspettare tre mesi e poi scoprire che le schede sono tutte mancanti e che le elezioni non significano nulla. Questo è quello che succederà. Questo è buon senso. E tutti lo sanno. Le persone intelligenti lo sanno. Gli stupidi potrebbero non saperlo. E alcune persone non vogliono parlarne, ma lo sanno".
Il chiarimento di Trump segue il solito controverso tweet, in cui il presidente suggeriva il rinvio delle elezioni, e il vespaio di critiche sollevato a riguardo da entrambi i partiti.
L'emergenza Covid non giustifica stravolgimento alcuno delle regole, dicono.
La data delle elezioni presidenziali è sancita dalla legge federale e richiederebbe un atto del Congresso per cambiare.
Nel frattempo, Trump continua la sua campagna e, in visita alla Croce Rossa di Washington, incoraggia le persone che hanno avuto Covid-19 a donare il plasma.
Nel tweet: "Il plasma dei pazienti recuperati da COVID contiene anticorpi che potrebbero aiutare coloro che attualmente combattono il Coronavirus. Stiamo accelerando con entusiasmo lo sviluppo di nuove terapie!".