Le due Coree celebrano un armistizio che non ha portato a un trattato di pace

Le due Coree celebrano un armistizio che non ha portato a un trattato di pace
Diritti d'autore 朝鮮通信社/KCNA via KNS
Di Alberto De Filippis
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67anni fa l'armistizio per la pace nella penisola

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Le commemorazioni per la pace sembrano la prosecuzione della guerra con altri mezzi. Almeno in Corea del nord dove il supremo leader Kim Jong Un non ha avuto problemi a mostrarsi circondato da generali che brandivano le loro pistole, mentre a sud, dei veterani con mascherine rispettavano il distanziamento sociale. È così che le due Coree hanno commemorato separatamente il 67° anniversario dell'armistizio nella penisola.

È anche vero che il leader a Pyongyang doveva zittire le voci circa il suo cattivo stato di salute e sul fatto che la sorella starebbe prendendo sempre più potere dentro la corte del paese. Il paese ha inoltre affermato di essere immune al coronavirus e che l'unico caso sarebbe stato importato dal sud ad opera di un esule che avrebbe poi deciso di rientrare nel paese.

La guerra fu innescata il 25 giugno 1950, quando il Nord comunista invase il Sud, sostenuto dagli Stati Uniti. Il conflitto causò milioni di vittime. All'epoca il nonno di Kim Jong Un e leader nordcoreano, Kim Il Sung voleva riunire con la forza la penisola divisa da Unione Sovietica e Stati Uniti alla fine della seconda guerra mondiale.

Il cessate il fuoco fu proclamato il 27 luglio 1953, ma non fu mai seguito da un vero trattato di pace.

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