Proteste per la richiesta della procura, 17 persone sono state fermate
In carcere per un'editoriale. È quello che rischia la giornalista russa, Svetlana Prokopyeva.
Il 3 luglio la procura ha chiesto sei anni di reclusione. E subito dopo decine di persone sono scese in piazza per protestare, 17 sono state fermate (tra cui molti giornalisti) e già rilasciate, ma rischiano una pesante multa.
Il caso trattato da Svetlana riguarda un'esplosione avvenuta nel 2018 davanti a un'agenzia dell'intelligence russa. Per l'atto è stato accusato un 17enne. La giornalista ha collegato il movente con il clima politico del Paese. Per questo è stata accusata di giustificare il terrorismo.
"La nostra società sta peggiorando e la repressione sarà dura finché le persone non cominceranno ad esprimere la loro rabbia - dice Alexander Matskevich, un abitante di Mosca - Non riesco ad immaginare fino a dove si può arrivare. Ma abbiamo l'esempio della Corea del Nord, non penso che vogliamo ridurci così...".
I manifestanti temono che il caso posso portare a una nuova ondata di repressione, tanto più che le manifestazioni sono fortemente limitate a causa del Coronavirus.