L'agonia delle discoteche spinge i dj francesi a chiedere aiuto

L'agonia delle discoteche spinge i dj francesi a chiedere aiuto
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Di Paolo Alberto Valenti
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Nella sola Francia il mercato del divertimento musicale notturno muove 2 miliardi di euro l'anno e da lavoro fisso a 100 mila persone. I dj francesi chiedono ai parlamentari di riavviare il comparto

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Hanno manifestato con la musica a Parigi i dj licenziati dal coronavirus. La prolungata chiusura delle sale da ballo in Francia, come in buona parte d'Europa, ha messo al tappeto il comparto del divertimento notturno. 

Tutta la musica del Balrock

 L'appuntamento parigino al night club Balrock ha visto in pista rapper Joey Starr capofila della richiesta di riaprire le sale almeno per l'estate transalpina. Il loro obiettivo sono stati i  parlamentari parigini che devono decidere quando riprenderà il ballo collettivo.

Maggiori aperture in Italia

In Italia si tollerano adesso i locali all'aperto per recuperare una parte dei mancati incassi di 4 mesi di stop.  In realtà le regole per le discoteche sono di eccezionale rigidità, il ballo in pista di per sè non favorisce il distanziamento tutt'altro.

I volumi del divertimento francese

In Francia il mercato della vita notturna muove due miliardi di euro con 6000 strutture fra mega discoteche e piano bar per un totale di circa 100.000 posti di lavoro che rischiano di agonizzare a lungo. Il timore è che vadano in fumo le potenzialità della stagione estiva e che i vantaggi dei locali all'aperto vengano vanificati.

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