Kosovo: presidente Thaçi accusato di crimini contro l'umanità, salta la sua missione negli USA

La notizia dell'incriminazione del presidente del Kosovo Hashim Thaçi da parte del Tribunale speciale dell'Aja ha fatto saltare la missione del 27 giugno a Washington del politico che, con il premier Avdullah Hoti, doveva partecipare ad un meeting per la ripresa del dialogo tra Pristina e Belgrado sotto l'egida statunitense.
Thaçi è accusato insieme all'ex presidente del Parlamento e attuale leader del Partito democratico, Kadri Veseli, e ad altri esponenti politici kosovari, dell'uccisione di un centinaio di civili durante il conflitto con la Serbia tra il 1998 il 2000. In particolare la corte dovrà giudicare presunti crimini di guerra e contro l'umanità commessi dall'Esercito di liberazione del Kosovo (UCK), di cui Thaçi è stato uno dei capi.
Nel comunicato stampa del Procuratore, il Presidente e Veseli sono inoltre accusati di aver ostacolato il lavoro degli investigatori. Il giudice preliminare dovrà ora decidere se dare il via al processo.
La corte internazionale, pur situata all'Aja, è parte della magistratura del Kosovo. Nonostante questa natura ibrida, è contestata da numerosi kosovari di etnia albanese perché accusata di concentrarsi solo sulle azioni dell'UCK e non della Serbia.
Istituita nel 2015, si basa sul rapporto Marty del Consiglio d'Europa. Nel documento si parlava anche di traffico di organi umani operato dalla cellula dell'UCK comandata da Thaçi, per cui fino ad oggi non sono state trovate prove sufficienti per un processo.
La formazione paramilitare è stata sciolta nel 1999. L'anno prima era stata inserita dall'ONU nella lista delle organizzazioni terroristiche.