Spagna, le vittime collaterali del Covid-19: peggiorate le condizioni di 2 malati cronici su 3

In Spagna ci sono 19 milioni di malati cronici. La maggior parte sono vittime indirette del coronavirus: la pandemia ha messo a dura prova la tenuta del sistema sanitario nazionale, che ha dovuto concentrare le proprie forze sulla lotta al virus, trascurando i pazienti affetti da altre malattie.
Tra questi c'è Teresa Tejero, una donna affetta da obesità patologica. Seguire una dieta rigorosa per lei è fondamentale. La pandemia l'ha costretta a cancellare un intervento chirurgico di riduzione dello stomaco. Un ritardo che ha avuto delle conseguenze.
"Il confinamento ha fatto aumentare l'ansia, stare a casa mi ha spinto a mangiare di più - dice Teresa a Euronews - ha fatto peggiorare un problema al ginocchio che già si trascinava e ora è molto più grave. Devo prendere più farmaci e tutto questo ha limitato molto la mia capacità di movimento".
Teresa dovrà aspettare più di un anno per essere operata. Stando ad un'associazione di pazienti due malati cronici su tre hanno visto peggiorare le loro condizioni durante la pandemia. Sempre secondo l'associazione i tempi delle liste d'attesa si sono allungati da una media di 115 giorni a più di 160. E la cosiddetta nuova normalità rende difficile accorciare i tempi.
"In questo momento la priorità è limitare la trasmissibilità del virus - dice José Antonio Quevedo, un medico di famiglia - per farlo dobbiamo rispettare le norme su numero di pazienti e distanziamento. Questo condiziona tutto".
Per il dottor Quevedo è necessario un aumento delle risorse per la sanità. Ma né il governo né gli enti locali al momento hanno annunciato nuove misure in materia. Tutte le raccomandazioni degli esperti, dall'accorciamento delle liste d'attesa ad un migliore utilizzo della tecnologia, contemplano maggiori investimenti pubblici che sembrano difficilmente realizzabili in un contesto di crisi economica.