Per chi in Europa era abituato a muoversi senza problemi in virtù dei trattati che hanno fatto la storia della Cee prima e della Ue dopo, ormai ci siamo: è questione di ore perché l'Ue recuperi i connotati che più ci piacciono
Ore frenetiche di lavoro, in vista del 15 giugno data in cui in teoria la libera circolazione delle persone dovrebbe riprendere senza limiti al'interno dell' Europa e il Vecchio Continente dovrebbe riaprire lel sue frontiere esterne.
La circolazione dovrebbe riprendere anche al confine tra Italia e Austria. Questo mentre la Germania ha ripristinato il traffico da e per Svizzera, Francia e Austria.
Resiste la cautela nei confronti di Paesi come Italia e Spagna, tra i più martoriati dalla pandemia.
La Spagna che ha visto un aumento dei casi negli ultimi giorni, teme i contagi da ritorno.
Fernando Simon, coordinatore dell'Unità di crisi spagnola:
"La soluzione sarà il monitoraggio, la responsabilità è dei passeggeri e dei tour operator, delle autorità aeroportuali che dovranno identificare i malati, dovranno trattarli e controllarli correttamente e così come tracciare i loro contatti".
L'Organizzazione mondiale della Sanità chiede ancora prudenza e determinazione nel contenere il virus, come sottolinea Michael Ryan:
"Ciascun paese ha una diversa combinazione di rischi e opportunità a questo punto. Ed è davvero compito delle autorità nazionali considerare questi due fattori. La pandemia sta ancora crescendo in molte parti del mondo. E siamo molto preoccupati del fatto che i sistemi sanitari in alcuni paesi siano sottoposti a una forte pressione".
In India la situazione sembra ancora fuori controllo, a Mumbai, capitale finanziaria del Paese, si registrano 51 mila casi di Covid.
Per settimane, il numero relativamente basso di Covid-19 in India ha sorpreso gli esperti, ma le autorità sanitarie sostengono che le principali città siano a oggi state sopraffatte.