FOTO #BlackLivesMatter: due settimane di proteste nel nome di George Floyd
Le immagini più potenti delle manifestazioni organizzate in varie città in tutto il mondo dopo la morte del 46enne afroamericano, ucciso dalla polizia a Minneapolis lo scorso 25 maggio
Dopo l'uccisione di George Floyd sono centinaia di migliaia le persone scese in strada nelle ultime due settimane in varie città del mondo per partecipare alle manifestazioni contro il razzismo ispirate dal movimento 'Black Lives Matter'.
Floyd, un afroamericano di 46 anni originario di Houston, Texas, è morto lo scorso 25 maggio a Minneapolis a causa delle violenze subite dopo essere stato arrestato da quattro agenti di polizia.
In un video filmato da un passante Floyd, già ammanettato, è steso a terra in posizione prona e tre agenti lo immobilizzano. Uno di loro, Derek Chauvin, preme un ginocchio sul collo di Floyd per quasi nove minuti, nonostante quest'ultimo si lamenti di non riuscire a respirare.
Stando alla prima autopsia, realizzata dal coroner dell'Hennepin County Medical Center, sul cadavere di Floyd non sono stati trovati segni di asfissia o strangolamento fatali. Una seconda autopsia, condotta privatamente su richiesta della famiglia, ha determinato invece come causa di morte l'asfissia provocata dalla manovra di Chauvin, che ha ostruito il flusso sanguigno verso il cervello.
Gli agenti in un primo momento hanno dichiarato che Floyd aveva fatto resistenza all'arresto, ma i video delle telecamere di sorveglianza e dei passanti hanno smentito questa versione dei fatti.
Dopo essere stati licenziati, Chauvin e gli altri tre agenti - Tou Thao, Thomas Lane e J. Alexander Kueng - sono stati arrestati con l'accusa di omicidio. Nei giorni successivi alla morte di Floyd ci sono state proteste e scontri tra polizia e manifestanti in varie città degli Stati Uniti.
Vari video pubblicati sui social hanno documentato le violenze degli agenti contro manifestanti e giornalisti.