Andare in vacanza dove le acque sono più pulite? La classifica europea

La penisola di Akamas sulla costa occidentale di Cipro il 31 maggio 2020
La penisola di Akamas sulla costa occidentale di Cipro il 31 maggio 2020 Diritti d'autore ETIENNE TORBEY/AFP or licensors
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Di Marios Ioannou
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Cipro è la località con la migliore qualità dei punti balneabili. Italia dietro Spagna e Portogallo, ma anche dietro l'Austria.

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Le acque migliori d'Europa sono a Cipro. A dirlo è l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) che ha monitorato 22.295 aree balneabili del nostro continente. Nel 2019, l'84,6% di queste poteva vantare una qualità eccellente. 

Sono cinque i Paesi con il 95% o più di punti per nuotare d'eccezione (non solo mari, ma anche laghi): Cipro, Austria, Malta, Grecia e Croazia. Invariate le posizioni in testa alla classifica rispetto all'anno scorso.

Inoltre, stando al rapporto, in Grecia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Romania e Slovenia, tutte le aree balneabili hanno raggiunto standard minimi sufficienti. 

I parametri di base accettabili per la balneazione sono appannaggio di ben il 95% di tutte le aree balneabili UE, con una leggera diminuzione rispetto al 2018 (95,4%). Un calo, spiega la Commissione europea, che può essere spiegato con l'apertura di nuovi siti.

Per l'Italia, si contano 4.894 punti di eccellenza, 326 buoni, 140 sufficienti, 97 di scarsa qualità e 78 non classificati. 

Agenzia Europea dell'Ambiente
La valutazione EEA riguarda 22.295 siti balneari in EuropaAgenzia Europea dell'Ambiente

La percentuale di acque definite "eccellenti" è leggermente aumentata dal 2013, passando dall'85,2% all'87,4% per le acque costiere e dal 76,5% al ​​79,1% per le acque interne. La qualità delle acque delle aree costiere è generalmente migliore di quella delle aree interne a causa della migliore capacità di autopulizia delle aree costiere.

Nel 2019 sono state trovate 294 aree balneabili (pare all'1,3% del totale) di scarsa qualità. Una percentuale leggermente diminuita dal 2013. 

In appena sei paesi europei è stata riscontrata una percentuale maggiore del 3% dei siti balneabili di scarsa qualità: Albania (5,9%), Estonia (5,6%), Ungheria (3,9%), Irlanda (3,4%), Bassa Paesi (3,3%) e Slovacchia (3,1%).

Secondo le Linee guida, la balneazione dovrebbe essere severamente vietata nei punti classificati come insufficienti per cinque anni consecutivi o più.

Nel 2019, questo ha riguardato 55 aree: 36 in Italia, 8 in Spagna, 4 nel Regno Unito, 2 in Francia e 1 nella Repubblica Ceca, Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi e Svezia.

I risultati dello studio sono stati pubblicati dall'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) e dalla Commissione europea. Per aiutare gli Stati membri a eliminare gradualmente le restrizioni di viaggio e consentire alle imprese turistiche di riaprire dopo mesi di lockdown, pur mantenendo le necessarie precauzioni sanitarie, la Commissione ha presentato una serie di orientamenti e raccomandazioni il 13 maggio scorso.

Parallelamente al rapporto, è stata pubblicata una mappa interattiva aggiornata che mostra il punteggio di ciascuno sito balneabile. Sono inoltre disponibili relazioni aggiornate per ogni paese, nonché ulteriori informazioni sull'attuazione degli orientamenti per le acque balneabili.

Qui è possibile consultare la qualità delle acque di ogni comune italiano interessato.

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