Polonia: Duda in calo nei sondaggi, Diritto e Giustizia corre al voto

Poland's President Andrzej Duda (L), Warsaw Mayor Rafal Trzaskowski (R)
Poland's President Andrzej Duda (L), Warsaw Mayor Rafal Trzaskowski (R) Diritti d'autore AP Photo/Czarek Sokolowski
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Di Salvatore Falco
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Il Presidente polacco Andrzej Duda è in calo di consensi a causa delle misure adottate durante la pandemia. La sua conferma appariva scontata un mese fa, ma avrà un nuovo avversario: il sindaco di Varsavia Rafal Trzaskowski. #Polonia

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La crisi sanitaria ed economica logora il consenso del partito di governo e Diritto e Giustizia di Jaroslaw Kaczynski convoca le elezioni presidenziali per il 28 giugno. Le elezioni presidenziali erano state rinviate il 10 maggio scorso a causa dell'emergenza sanitaria.

La presidente della Camera bassa Elzbieta Witek, parla di ragione di Stato e veste i panni della guardiana dell'ordine costituzionale. Ma in realtà preoccupano i sondaggi.

Gli elettori potranno scegliere se votare di persona o per posta. Ma se in alcune regioni la situazione lo richiedesse la commissione elettorale - su raccomandazione del ministro della Salute - potrà imporre il voto per posta fino a sette giorni prima delle elezioni in determinate aree.

Il Presidente Andrzej Duda è in calo di consensi a causa delle misure adottate durante la pandemia. La sua conferma appariva scontata un mese fa, ma il suo avversario sarà nuovo: si tratta del sindaco di Varsavia Rafal Trzaskowski. Per potersi registrare e candidare dovrà tuttavia raccogliere ancora 100mila firme, ha tempo fino al 10 giugno.

In Polonia sono stati superati i 20mila casi di coronavirus. A essere maggiormente colpita è la regione delle miniere dell'Alta Slesia.

ex sottosegretaria Pis nominata a capo Corte suprema

La Commissione europea ha avviato quattro procedure d'infrazione contro le riforme giudiziarie promosse da Diritto e Giustizia e il 25 maggio, il presidente polacco ha nominato capo della Corte suprema un giudice vicino ai conservatori.

Malgorzata Manowska è stata per alcuni mesi sottosegretario al ministero della Giustizia in un governo PiS nel 2007. Direttrice dal 2016 della Scuola nazionale della magistratura, è stata nominata alla Camera civile della Corte suprema nel 2018. La sua candidatura - come molte altre - è stata presentata dal nuovo Consiglio nazionale della magistratura, organo contestato derivante dalle riforme in corso.

L'assemblea generale dei giudici della Corte suprema aveva votato a maggioranza per un altro candidato, Wlodzimierz Wrobel, considerato indipendente da qualsiasi forza politica, che aveva ottenuto 50 voti, contro i 25 di Manowska. Ma il Capo dello Stato non è obbligato dalla Costituzione a seguire il consiglio dei giudici e può scegliere liberamente uno dei cinque candidati in lizza.

Nuova denuncia a Corte Ue diritti per riforma giustizia

La Corte europea dei diritti dell'uomo ha comunicato a Varsavia che un giudice ha denunciato di essere stato costretto al silenzio dalle autorità polacche in merito alla controversa riforma della giustizia voluta dal governo consetore e più volte criticata dall'Ue.

La Corte ha chiesto all'esecutivo polacco di fornire le sue osservazioni sul caso, il quinto legato a questo tema. Il giudice di Cracovia ha denunciato di essere stato sollevato dal suo incarico al Consiglio nazionale della magistratura, l'organo che garantisce l'indipendenza dei giudici, prima della fine del mandato a causa dell'entrata in vigore della legge del 2017 che prevede che i giudici di questo Consiglio vengano eletti dalla Camera bassa del Parlamento e non, come in precedenza, dai giudici stessi. La sostituzione, inoltre, è immediata.

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