97 le vittime del disastro aereo di Karachi, difficile l'identificazione; uno dei due passeggeri sopravvissuti e i residenti del quartiere dove l'aereo si è schiantato, raccontano lo shock
I corpi li hanno cercati per tutta la giornata di venerdì, ma solo per una ventina delle 97 vittime al momento è stata possibile l'identificazione per le altre serve l'esame del DNA.
I residenti del quartiere di Karachi, Pakistan meridionale, dove venerdì si è schiantato il volo della Pakistan Internatinal Airlines, sono ancora sotto shock. Salvi per puro caso, solo 4 feriti tra la gente del quartiere. "C'era troppo fumo, troppo fumo qui - racconta un uomo che è rimasto incastrato in una delle case vicino il luogo dello schianto - All'improvviso, non sapevamo più quanto tempo avessimo. Abbiamo aspettato i soccorsi, sono arrivati dopo 40-50 minuti e ci hanno salvato. Voglio dire che ho avuto davvero paura."
"Sono rinvenuto e intorno a me tutti gridavano"
Il volo della Pakistan International Airlines decollato da Lahore e diretto a Karachi si è schiantato proprio poco prima dell'atterraggio venerdì con a bordo 99 persone. Solo due sono i superstiti. Uno dei due, un giovane di 24 anni, ha raccontato a una tv locale, dal letto dell'ospedale, che intorno a sé tutti gridavano: "Tutti lottavano per sopravvivere". L'uomo si chiama Mohammad Zubair, è stabile sebbene porti diverse bruciature. Dopo che l'aereo è caduto a terra, "Ho ripreso conoscenza e ho visto il fuoco ovunque. Nessuno era visibile - racconta - C'erano grida di bambini, adulti e anziani, pianti ovunque. Tutti cercavano di sopravvivere. Ho aperto la cintura di sicurezza, ho visto la luce e ho cercato di andare in quella direzione. Ha funzionato. Da lì sono saltato fuori dall'aereo".
L'altro superstite è il presidente della Bank of Punjab, una delle maggiori banche del Paese, Zafar Masud.
La scatola nera dell'Airbus A320 è stata ritrovta ed è in mano agli inquirenti che dovranno fare luce sulle cause del disastro, ancora ignote.