Il Covid ferma tutto, ma non le nascite: a Genova i padri assistono in diretta streaming

Il Covid ferma tutto, ma non le nascite: a Genova i padri assistono in diretta streaming
Diritti d'autore AFP
Diritti d'autore AFP
Di Luca Palamara
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Al Policlinico San Martino di Genova i genitori separati dalla sicurezza necessaria al contenimento dell'epidemia possono comunque essere insieme nel momento più bello: la nascita. Un'idea semplice ma efficace.

PUBBLICITÀ

Emilia è appena nata. La madre, esausta ma felice, non ha potuto contare sulla presenza del proprio partner in questo momento così importante. In tutta Italia, ai futuri padri non è concesso di assistere al parto per contrastare la diffusione del virus. Tuttavia, un ospedale in Italia si è organizzato per permettere alle giovani coppie di vivere insieme la nascita dei propri figli.

Abbiamo capito che essere rigorosi nella frequentazione degli spazi sanitari era un modo per consentire il parto in sicurezza. Le pazienti e anche le famiglie lo hanno accettato con una qualche difficoltà all’inizio, ma lo hanno accettato e hanno mostrato una grande responsabilità. Noi però abbiamo capito che stavamo sottraendo un momento di felicità straordinario e allora potere in qualche modo utilizzare questa tecnologia per riproporre questa felicità ci è sembrato che forse poteva essere una via
Pietro Gustavino
Primario di Ostetricia/Ginecologia al policlinico San Martino di Genova

Ci troviamo nel Policlinico San Martino di Genova, dove le madri nelle sale parto e i padri fuori la porta possono vedersi e parlarsi attraverso lo schermo di un tablet e ricreare, almeno in parte, quella che era la normalità prima della pandemia.

Pietro Gustavino, primario di ostetricia/ginecologia al policlinico San Martino di Genova:

"Chi oggi potrà ricordare la pandemia come il luogo dove il progetto di futuro è venuto alla nascita, credo che potrà ricordare qualcosa perfino di positivo di questa pandemia e noi avevamo l’obbligo, perfino morale, perfino profondamente umano di far vivere il più possibile dentro un tempo così difficile quello straordinario miracolo al quale non mi sono mai abituato neanche dopo 30 anni di mestiere che è la nascita. Quella normalità vuol dire, a mio avviso, tentare di fare immaginare un futuro normale".

Il giorno più bello per due genitori: la nascita di un figlio. Ma la pandemia di Covid-19 impedisce a questa mamma e a questo papà di vivere questo momento insieme. Tuttavia la tecnologia e l’intraprendenza dei medici di questo ospedale a Genova aiutano le nuove famiglie ad avere un piacevole ricordo di questo evento.

Elisa e Daniele vivono in un accogliente appartamento in una piccola stradina che sbuca sul mare, vicino il centro storico di Genova, con Giacomo, il figlio maggiore di 8 anni e la neonata Bianca. Elisa ha dovuto sottoporsi ad un parto cesareo per dare alla luce Bianca. I padri non sono ammessi nella camera operatoria, a prescindere dalla pandemia, ma l’ospedale ha organizzato il collegamento video anche per queste coppie.

Daniele, il padre della neonata, vede un lato positivo: 

"In effetti, è un’esperienza che non avrei potuto vivere perché con un cesareo ovviamente non si può accedere alla sala operatoria. Diciamo che tutto quello che ha tolto l’epidemia, il virus, il poter vedere la persona cara prima durante e dopo in parte è stata un po’ ripagata dal fatto di poter assistere in via eccezionale ad un’operazione e quindi veder nascere la propria bimba".

Anche Elisa, la madre, è ovviamente felice: anche di com'è andata, anche della distanza apparente:  

"Sapevo di non avere nessuno, di non poter vedere nessuno e che la bambina non poteva vedere nessuno. In quel momento, poi, mi hanno fatto vedere il faccione di Daniele ed è stata un’emozione perché insieme a me ha sentito anche il pianto di Bianca, perché l’hanno chiamato proprio nel momento in cui la bambina è uscita e ha pianto per la prima volta. Mi ha fatto subito una battuta che ha fatto ridere tutta la sala operatoria. Io gli ho risposto per le rime perché comunque ero vigile, non sentivo dolore ma ero vigile. Abbiamo fatto ridere tutti e comunque mi sono tranquillizzata perché ho visto un viso familiare vicino a me ed è stato emozionante".

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Venezia: parte il ticket da 5 euro, chi paga e chi no

Elezioni europee 2024, quando e come si vota, partiti, candidati, sondaggi: quello che c'è da sapere

Europee, ufficialmente aperta la campagna elettorale in Italia con la presentazione dei simboli