L'Organizzazione Mondiale per le Migrazioni programma di evacuare almeno 2000 profughi dai campi ad alloggi urbani. Ma ci vorranno due mesi
Resta difficile in Grecia la situazione attorno all'albergo di Kranidi trasformato in centro di accoglienza, dove 150 dei 470 migranti e rifugiati in gran parte provenienti dall'Africa, sono risultati positivi al coronavirus. Dopo le scene di panico scatenatesi ieri la situazione, secondo le autorità, è tortnata alla calma.
Quarantena fino al 10 maggio
Almeno fino al 10 maggio la struttura resta del tutto bloccata e nessuno, né operatori, né interpreti, è autorizzato a entrarvi. Tuttavia nel sito è presente personale sanitario governativo, per l'esecuzione dei tamponi oltre che sugli ospiti anche sugli addetti dell'albergo e sugli operatori dell'OIM. Analogo allarme nel campo di Ritsona, alle porte di Atene, dove si sono contati almeno 20 casi positivi.
OIM: altri 2000 rifugiati da ricollocare
L'Organizzazione internazionale sulle migrazioni sta lavorando per trasferire altri 2000 rifugiati considerati particolarmente vulnerabili alla pandemia - persone con più di 65 anni o con patologie pregresse - dai campi sovraffollati sulle isole a una rete di alloggi nei centri urbani, ma ci vorranno almeno due mesi.