Conte: "Proroghiamo le misure fino al 3 maggio". Sugli eurobond: "Lotteremo fino alla fine"

Conte: "Proroghiamo le misure fino al 3 maggio". Sugli eurobond: "Lotteremo fino alla fine"
Diritti d'autore Roberto Monaldo/LaPresse via AP
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Di Cinzia RizziPaolo Valenti
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Si resta ancora in casa in Italia, almeno fino a inizio maggio. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato questo venerdì - durante una conferenza stampa che si è fatta attendere per tutto il pomeriggio - che le misure restrittive per contenere il contagio di Covid-19 sono prorogate fino al 3 maggio.

Se cedessimo adesso tutti gli sforzi fatti sarebbero stati inutili
Giuseppe Conte
Presidente del Consiglio italiano

"L'auspicio è che dopo il 3 maggio si possa ripartire con cautela e gradualità, ma ripartire dipenderà dai nostri sforzi", ha spiegato il Primo Ministro. "La nostra determinazione è allentare il prima possibile le misure per tutte le attività produttive, per far ripartire quanto prima in piena sicurezza il motore del nostro Paese a pieno regime: non siamo ancora nella condizione di farlo, dobbiamo attendere ancora. Prometto che se anche prima del 3 maggio si verificassero le condizioni, cercheremo di provvedere di conseguenza ad aprire alcune attività produttive".

Mantenere alta l'attenzione, soprattutto ora che è Pasqua. Questo il messaggio lanciato dal premier, che ha presentato a grandi linee il nuovo Dpcm, che contiene alcune riaperture, come studi professionali, librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per bambini.

Conte ha poi confermato la nomina di Vittorio Colao, a presidente del Comitato tecnico scientifico. L'ex amministratore delegato di Vodafone sarà affiancato dal comitato di esperti per programmare la Fase 2, sulla quale si sta già lavorando.

Conte: "Lotteremo fino alla fine per gli eurobond"

Durante la conferenza stampa, il primo ministro si è soffermato anche sugli aspetti economici della ripartenza e dell'accordo dell'Eurogruppo di giovedì. Non ci sono alternative per l'Italia, anche se la riunione dei 19 ministri delle Finanze della zona euro è considerata come un passo avanti. La battaglia contro la pandemia pretende una risposta adeguata, come in tempo di guerra e il premier, oltre a definire la prosecuzione del confinamento, ha lanciato un messaggio chiaro all'Europa: "Le proposte che ieri sono state messe sul tavolo sono un primo passo verso la risposta europea", ha detto. "Ma è un primo passo che l'Italia giudica ancora insufficiente. La principale battaglia che l'Italia deve condurre in sede europea è quella di un fondo, che deve essere finanziato con una vera e propria condivisione economica dello sforzo, come ad esempio, con gli eurobond".

Le proposte dell'Eurogruppo sono un primo passo verso una risposta europea: Gualtieri ieri ha fatto un gran lavoro. Ma è un primo passo che l'Italia, e su questo siamo pienamente d'accordo con Gualtieri, giudica ancora insufficiente
Giuseppe Conte
Presidente del Consiglio italiano

Gli eurobond, i famosi eurobond, per i quali - Conte l'ha detto - "Lotteremo fino alla fine". Altrimenti l'Italia "non firmerà" nessun accordo. Il premier poi ha proseguito: "Il fondo deve avere un potenza di fuoco proporzionata alle cifre, alle risorse che sono richieste ad una economia di guerra. Il fondo deve essere disponibile subito. Lo sto dicendo a tutti i miei omologhi: noi potremo arrivare a questa risposta adeguata sul piano economico ma se arriveremo tardi sarà insufficiente".

La stoccata a Meloni e Salvini sul Mes

Conte ha parlato poi anche del Meccanismo europeo di stabilità, il Fondo salva-Stati: "L'Italia non è interessata. Alcuni Paesi che sono con noi ritengono il Mes confacente ai loro bisogni. L'Italia accetta di discutere su un Mes non condizionato". Il Presidente del Consiglio ha poi puntato apertamente il dito contro i leader di Lega e Fratelli d'Italia, che lo hanno accusato nelle ultime ore di aver aperto al Mes: "Il Mes esiste dal 2012, non è stato istituito ieri o attivato la scorsa notte come falsamente e irresponsabilmente è stato dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni", ha detto Conte. "Questo governo non lavora col favore delle tenebre: guarda in faccia gli italiani e parla con chiarezza".

Immediata la risposta della Meloni: "Il premier Conte indice una conferenza stampa pochi minuti prima dell'edizione più vista dei tg, per accusare l'opposizione di dire menzogne, senza possibilità di replica e senza contraddittorio", ha detto la presidente di FdI in un vido postato sui social. "Credo non si sia mai vista una cosa del genere nella storia della democrazia, e la dice lunga sulla tracotanza di questo governo. Mi aspetto che la RAI mi dia possibilità di replica alla stessa ora, con lo stesso tempo e con la stessa visibilità. Il Presidente Mattarella non ha nulla da dire su questi metodi degni di un regime totalitario?".

Il bollettino della Protezione Civile

Nel frattempo, sono 18.849 le vittime del coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 570. Giovedì l'aumento era stato di 610. Il numero dei contagiati totali dal coronavirus in Italia - compresi morti e guariti - è di 147.577. In calo i nuovi positivi, +1.396. Oltre 30.000 i guariti complessivi.

"I dati ci confermano il calo della pressione ospedaliera iniziato ormai una settimana fa". Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, in conferenza stampa, ricordando il calo dei ricoveri sia nelle terapie intensive, che negli altri reparti ospedalieri.

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