Coronavirus: la Finanza ha sequestrato migliaia di componenti per respiratori destinati alla Grecia

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Diritti d'autore Guardia di Finanza
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Di Euronews
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Una società della provincia di Milano stava provando a vendere i componenti ad un'azienda greca, violando l'ordinanza emessa il 25 febbraio dalla Protezione civile. Il materiale era a bordo di un autoarticolato che stava per imbarcarsi su un traghetto al porto di Ancona

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La Guardia di Finanza ha sequestrato al porto di Ancona 1.840 componenti per respiratori, utilizzati nei reparti di terapia intensiva per i pazienti in condizioni critiche.

Un'azienda della provincia di Milano stava provando a spedire il materiale in Grecia, contravvenendo alle recenti restrizioni decise dal governo per arginare la diffusione del coronavirus.

Tra le misure c'è anche un'ordinanza del capo del dipartimento della protezione civile del 25 febbraio 2020, che vieta la vendita all'estero dei dispositivi per la ventilazione meccanica dei pazienti con patologie respiratorie.

Il materiale sequestrato è composto dagli elementi che formano il circuito respiratorio - tubo, pallone, valvola e maschera respiratoria - l'interfaccia diretta con il paziente e, di conseguenza, un elemento chiave dell'intero sistema di anestesia o di ventilazione.

Il materiale era a bordo di un autoarticolato in procinto di imbarcarsi su un traghetto diretto in Grecia che aveva già effettuato i controlli di sicurezza per l'accesso in porto ed era in coda, in attesa di salire sulla motonave.

Il rappresentante legale della società italiana che ha tentato la vendita è stato denunciato per violazione dell'articolo 650 del codice penale: rischia fino a tre mesi di reclusione e un'ammenda fino a 206 euro.

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