Resta alto in numero delle vittime, anche se sono meno di ieri; per il quarto giorno consecutivo frena la diffusione del contagio Miozzo, vicedirettore della protezione civile: "Momento delicato, tenere alta la guardia"
La cifra dei morti da coronavirus in Italia è spaventosa: 7503, 683 solo nelle ultime 24 ore –una sessantina in meno di ieri, comunque troppi. I numeri li ha forniti la protezione civile come ogni giorno, il vicedirettore perché il capo Angelo Borrelli, ha sintomi influenzali.
Il vicedirettore, Agostino Miozzo, ha detto: "E' un momento delicato, non bisogna abbassare la guardia altrimenti la curva potrebbe risalire" e invece l'obiettivo è di stabilizzarla e farla scendere.
Si è sulla buona strada: la buona notizia è che per il quarto giorno consecutivo il numero dei nuovi contagi diminuisce: oggi sono 3.491, 120 circa meno di ieri. Sulla buona strada ma non ancora al sicuro: facilmente con qualche nuovo focolaio, la curva del contagio, il totem di questi giorni amari, potrebbe risalire. Anche per questo il governo ha introdotto pene più dure, ieri, per chi viola il confinamento.
Nuove sanzioni
Da 400 a 3000 euro le nuove sanzioni, che si aggiungono a quelle già previste, in caso di violazione delle norme di confinamento. Saranno contravvenzioni "uguali a quelle previste dal codice della strada", ha detto Conte. Inoltre chi viola le regole sarà sottoposto a 30 giorni di stop.
Conte ha anche fatto sapere che riferirà regolarmente in parlamento in questo periodo d'emergenza, ogni 15 giorni. "Prevediamo che ogni iniziativa venga trasmessa ai presidenti delle Camere e che io vada a riferire ogni 15 giorni", ha detto.
Ma quale sarà la durata del periodo d'emergenza? Conte ha specificato che non durerà fino al 31 luglio come hanno scritto alcuni organi di stampa, ma che quella data è il riferimento di uno dei primissimi decreti che ha aperto uno stato d'emergenza lungo sei mesi, dunque fino a fine luglio. Ciò non significa che il confinamento durerà fino a quella data "E' solo uno spazio teorico, ma ho fiducia finisca prima", ha detto Conte.
Il dramma di Bergamo
E' tra le zone più colpite al mondo dal coronavirus dopo la città di Wuhan, parliamo di Bergamo e provincia. Si sono toccate punte di 100 morti al giorno e alcuni sindaci della provincia denunciano numeri sottostimati: tanti anziani, dicono, sono morti in casa per polmonite, senza tampone, non rientrano nel conto ufficiale delle vittime del covid-19, ma lo sono. Altre decine di bare hanno lasciato Bergamo dirette a Bologna: non si sa più dove metterle. Col tempo si capirà cosa non ha funzionato.
La speranza, legata alla frenata nei contagi, non deve far abbassare la guardia. Il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca oggi ha lanciato l'allarme: "Non dimenticate che al Sud la crisi sta per esplodere in maniera drammatica. I prossimi dieci giorni saranno da noi un inferno. Siamo al limite della sostenibilità".
Maltempo in Italia
In Italia è arrivato il maltempo neve in quota sugli Appennini e non solo, freddo e piogge sparse in tutto il Paese. Il ritorno delle basse temperature minaccia uno dei pochi settori rimasti attivi nella Penisola: l'agricoltura. "Ingenti i danni agli impianti di frutta e alle produzioni orticole, nella fase delicata di fioritura e gemmazione, soprattutto al Nord Italia, ma anche nelle aree interne, e fino in Puglia e Basilicata". Questa la denuncia di Cia-Agricoltori Italiani, che sta monitorando la situazione attraverso le sue strutture territoriali e chiede aiuto al governo: "sostenere il settore primario".