Covid-19: Cina e Corea del Sud vedono la fine del tunnel

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Di euronews
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Il bollettino giornaliero delle autorità è incoraggiante. I nuovi contagi sono spesso casi di persone che rientrano dall'Europa

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Cominciare a fare la spesa, riaprire le prime fabbriche.

Primi per quanto timidi segnali di un lento ritorno alla normalità nella provincia cinese di Hubei il primo focolaio mondiale del Covid-19. Questo sabato le autorità sanitarie cinesi hanno annunciato la revoca delle prime restrizioni, di fronte a un bilancio del contagio che parla di soli 11 nuovi casi sabato e 13 morti.

 Il numero più basso dall’inizio dell’emergenza sette settimane fa. Lo ha reso noto la Commissione sanitaria nazionale. Secondo i dati di Pechino, il Paese starebbe registrando in queste ore il livello più basso da quando, da gennaio, è cominciata la raccolta e l’analisi dei dati.  Per la prima volta, inoltre,  i casi importati di infezione hanno superato quelli locali. Sugli 11 complessivi di ieri, oltre ai 4 di Wuhan, gli altri 7 sono “contagi di ritorno”, di cui 4 a Shanghai, due nel Gansu e uno a Pechino.

Il totale delle infezioni è di 80.824,  12.094 pazienti sono ancora sotto trattamento medico, 65.541 guariti e 3.189 decessi. La percentuale di guarigione è salita all’81%».

Anche la Corea del Sud venerdì ha annunciato il più basso numero di contagiati,  110 nuovi casi e una vittima nelle ultime 24 ore. dall'inizio dell'epidemia. La Corea del Sud  con quasi 8000 contagiati e 67 morti è stato il Paese più colpito dopo la Cina nel sud est asiatico.

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