Il Covid-19 in Vaticano. Dalla santificazione alla sanificazione

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Di Gioia Salvatori
Il Covid-19 in Vaticano. Dalla santificazione alla sanificazione
Diritti d'autore  AFP

Nessun luogo è un porto franco, figuriamoci poi, dove ogni giorno passano centinaia di turisti. In Italia, fatto il giro di ormai tutte le regioni, al Coronavirus mancava solo di raggiungere il Vaticano. Ci è arrivato stamattina, quando un paziente su cui c'è il massimo riserbo, è risultato positivo a un test fatto negli ambulatori che si trovano all'interno delle mura vaticane; un presidio frequentato da religiosi e religiose della curia, ma anche da dipendenti ed ex dipendenti laici.

Visto l'esito del test gli ambulatori sono stati subito chiusi per sanificazione, resta aperto solo un punto di primo soccorso. Il paziente è stato trasferito in un ospedale romano.

Per Monsignor Paul Tighe, del Consiglio Vaticano per la Cultura si tratta di una brutta sorpresa: "è molto preoccupante il livello di escalation, è una situazione che ci coinvolge tutti, coinvolge tutte le persone in particolare coloro che devono occuparsi dell'assistenza sanitaria".

La fede forse darà più coraggio ma anche cardinali, suore e Guardie svizzere ora devono guardarsi bene dal virus. Quindi come in Italia, stop alle riunioni affollate, al catechismo, ai corsi pre-matrimoniali e qualunque formazione. Basta viaggi, pure per cardinali e diplomatici. Anche il Papa, che in questi giorni si sta rimettendo da un raffreddore ed è risultato negativo al Covid-19, sottomette la liturgia alla suprema ragione della profilassi: si pensa infatti a trasmettere solo via video l'Angelus che si terrà domenica e forse anche l'udienza generale di mercoledì. Vietando l' assembramento in piazza.

L'elenco delle regioni del Belpaese raggiunte dal morbo, ora non è più un club esclusivo, ci sono tutte, compresa la Val d'Aosta, dove ieri c'era il primo caso .

"Questa mattina sono stati temporaneamente sospesi tutti i servizi ambulatoriali della Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano per poter sanificare gli ambienti a seguito di una positività al Covid-19 riscontrata ieri in un paziente. Rimane però in funzione il presidio di Pronto Soccorso.