Lione: per la Juve (che perde per 1-0) le misure anti coronavirus non valgono

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La Juve perde a Lione, si moltiplicano le polemiche sulla trasferta dei tifosi bianconeri

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Non passa la Juventus a Lione contro la squadra di Garcia. Nell'andata degli ottavi di Champions, i bianconeri perdono per una rete a zero, sblocca Tousart, nella ripresa Dybala manca il pareggio. Ma la gara, che ipoteca il passaggio ai quarti di finale, in vista del ritorno di Torino il 17 marzo, è stata anche al centro di alcune polemiche, legate all'arrivo dei tifosi juventini in Francia, nonostante le misure precauzionali anti coronavirus.

"Il coronavirus è solo una normale influenza, non molto diversa dagli altri virus - dice uno dei tifosi in trasferta - nella mia zona, Vercelli, tutto va bene, abbiamo solo alcune restrizioni ma non ci sono problemi". Pur sottolineando l'importanza delle misure preventive, un altro bianconero ribadisce

la necessità di continuare a vivere senza paura: "In Italia l'allarme è grande - commenta - penso che sia una buona cosa, non dobbiamo sottovalutare quello che sta accadendo. Le misure adottate dal governo vanno bene, ma la vita deve continuare".

All'inizio della settimana è stato annunciato che il match tra Inter e Juventus e la partita dell'Europa League contro il Ludogorets si giocheranno a porte chiuse, mentre la gara del Sei Nazioni è stata rinviata. Precauzioni che non sono state estese ai 90 minuti della Juve a Lione. Una decisione sulla quale esprime tutta la sua perplessità Laurence Fautra, sindaco di Décines, che ospita lo stadio: "Penso che la decisione sia irresponsabile e incoerente - dichiara Fautra - il primo ministro ci ha inviato una lettera raccomandandoci chiaramente che le persone che viaggiano dalla Cina, dalla Corea del Sud, da Singapore e dalle regioni italiane del Venetto e della Lombardia abbiano contatti sociali limitati con gli altri, e indossino una maschera protettiva. Ora, il ministro della salute ha permesso a questi tifosi di viaggiare qui. Queste misure precauzionali hanno un doppio standard".

Secondo Andy Robini, redattore sportivo di Euronews, "mentre molti tifosi si sono concentrati sulla tattica, sulle formazioni e sul risultato in vista della gara di ritorno a Torino, altri sono più preoccupati per il potenziale rischio di diffusione del coronavirus, visto che migliaia di supporter italiani hanno invaso le strade di Lione. In tutta Europa, molte partite sono state rinviate, altre si giocano a porte chiuse, ma per questo evento è stato dato il via libera e per i residenti qui a Lione le domande rimangono senza risposta".

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